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Catasto, riforma ci sarà ma “no” a più tasse

L'accordo raggiunto nell'incontro tra il centrodestra della maggioranza di governo e il premier Mario Draghi

Approfondimento tecnico e rinvio a un nuovo incontro dopo Pasqua.

È l’esito del colloquio sulla delega fiscale tra Mario Draghi e la delegazione dei partiti di centrodestra che sostengono il governo, Lega, Forza Italia, Noi con l’Italia, Udc e Coraggio Italia.

Al termine dell’incontro, di circa un’ora, Matteo Salvini e Antonio Tajani hanno parlato di confronto “positivo”.

Nelle prossime ore, hanno spiegato, un tavolo di tecnici lavorerà a una “soluzione condivisa” per superare le divergenze e arrivare a un nuovo incontro con il presidente del Consiglio, da tenersi “dopo Pasqua”.

Non ci saranno aumenti delle tasse sulla casa, sarebbe tornato ad assicurare Draghi, nel corso dei colloqui. Il premier avrebbe poi escluso anche la possibilità di uno stralcio dalla delega dell’articolo 6 sulla riforma del catasto, contestata dal centrodestra nella parte che parifica il valore immobiliare a quello di mercato.

I partiti hanno comunque tenuto a far trapelare che Lega e FI non hanno mai chiesto lo stralcio del catasto ma solo “una modifica al testo, che consenta di evitare ambiguità e garantisca che non ci siano nuove tasse sulla casa”.

L’incontro si è “svolto in un clima costruttivo e di grande collaborazione”, hanno assicurato.

Da Draghi “abbiamo trovato ampia disponibilità a cercare una soluzione ai problemi”, ha detto Salvini, che ha rivendicato la “prova di compattezza” dimostrata dal centrodestra e attaccato Pd e M5s, colpevoli, a suo giudizio, di cercare la “provocazione quotidiana”. Mentre Antonio Tajani ha tenuto a puntualizzare che “se si raggiungerà un accordo, non ci sarà bisogno di porre la questione di fiducia”.

“Oggi il centrodestra che sostiene Draghi fa propaganda e va a protestare su questioni su cui Draghi ha già chiarito tutto il chiaribile”, aveva attaccato poco prima il segretario del Pd, Enrico Letta. “Noi incontriamo sindacati e imprese perché per noi la priorità è un prossimo intervento a sostegno dei salari, contro inflazione e carovita”, aveva rinvendicato.

“I rappresentanti del centrodestra di governo – hanno sottolineato i partiti – auspicano che la delega sul fisco possa essere approvata in tempi brevi, ma si opporranno ad interventi legislativi che possano aprire la strada a un possibile aumento delle tasse sulla casa e sui risparmi. Con questo stesso spirito, i tecnici dei partiti e del governo lavoreranno già dalle prossime ore per modificare il testo e individuare una soluzione condivisa, che garantisca i cittadini e assicuri al governo la possibilità di affrontare le emergenze del Paese”.

“Il nostro obiettivo è risolvere e proteggere la casa, i conti correnti e i risparmi degli italiani che sono a rischio per il caro bollette”, ha affermato Salvini. “Abbiano trovato ampia disponibilità da parte del presidente Draghi a risolvere i problemi sul tavolo. Lavoreremo a Pasqua e Pasquetta e subito dopo si arriverà alle Camere chiarendo definitivamente che non ci saranno aumenti di tasse sulla casa sugli affitti, sui titoli di Stato e sui risparmi degli italiani. Anzi occorre tagliare una parte delle tasse e confermare la flat tax – ha continuato -. È stato un incontro positivo, distensivo, nelle prossime ore si lavora e si risolvono i problemi. L’importante è che ci sia certezza che nessuno pagherà un euro in più sulla casa. In questo momento anzi bisogna trovare i soldi per prorogare lo sconto di benzina”.

All’incontro con Draghi e il ministro dell’Economia Daniele Franco, il presidente di NcI Maurizio Lupi, dell’Udc Lorenzo Cesa, il capogruppo di Coraggio Italia Marco Marin.

Oltre ai capigruppo di Lega e FI, Riccardo Molinari Massimiliano Romeo Paolo Barelli e Anna Maria Bernini.

“Credo che si faranno dei buoni passi in avanti”, si è detto convinto Lupi, “le preoccupazioni del centrodestra sono state recepite dal premier Draghi, che peraltro ha ribadito quello che da sempre è la linea del suo governo e cioè mai nessun aumento della pressione fiscale, che anzi è già troppo alta”.

“C’è voglia di ascoltare le nostre profonde perplessità sul tema della riforma del catasto – hanno aggiunto Cesa e Antonio Saccone -, che lasciano margini per un incremento della pressione fiscale che per noi è inaccettabile”.

Critica, dall’opposizione, l’altra alleata di centrodestra, Giorgia Meloni. “Da Draghi solo parole – twitta la presidente di Fratelli d’Italia -. Una vera riforma fiscale, che abbassi seriamente le tasse ai cittadini, sarà possibile solo quando questo governo (sottomesso a una sinistra che ama tartassare gli italiani) andrà a casa”.

Durante l’incontro, Salvini ha rilanciato anche l’esigenza di una grande pace fiscale – viene fatto trapelare -, pur consapevole che “ci sono resistenze da parte del Pd”.

Il leader della Lega ha sottolineato la necessità di evitare testi poco chiari che rischiano di prestarsi a interpretazioni ambigue (anticamera di possibili aumenti di tasse)-. Salvini ha anche parlato di “allarme sbarchi, lamentando l’immobilità del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese”.

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