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Andreola: “Borghi in rete, ripartiamo dalla montagna”

La candidata Demos a sostegno di D'Amico rilancia: "Valorizzare il territorio con finanziamenti e studi già a disposizione, occorre puntare sulle professionalità".

“Lo sviluppo turistico integrato del Gran Sasso, che passa necessariamente per la valorizzazione di tante realtà delle aree interne, deve partire da una politica sinergica tra i vari fondi di finanziamento disponibili, utilizzando una serie di analisi che già esistono e mettendo in rete le esigenze di progresso e tutela ambientale attraverso un sistema economico sostenibile”.

Così Vanna Andreola, storico dirigente della Regione Abruzzo, candidata nelle file di Demos alle regionali in programma a marzo in Abruzzo, nella lista progressista a sostegno di Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza del centrosinistra.

“Partendo da quelle che sono le caratteristiche uniche della montagna simbolo d’Abruzzo – spiega Andreola -, occorre individuare strategie che mettano in risalto le caratteristiche uniche della posizione geografica e delle biodiversità presenti in un territorio che abbraccia due province, quella dell’Aquila e di Teramo. Abbiamo già uno studio effettuato tre anni fa da una società di Milano che poneva in evidenza uno sviluppo integrato del territorio, che si basa sul presupposto che la montagna può essere attrattiva in tutte le stagioni”.

“È necessario mettere in rete le varie realtà della città territorio con i borghi caratteristici – aggiunge – promuovendo immersioni nella natura ed esplorando un sistema di vita sano e sostenibile, promuovendo nuove forme di residenzialità e una migliore organizzazione dei servizi, creando nuove occasioni lavorative connesse alla valorizzazione delle tradizioni tipiche, culturali, ambientali ed enogastronomiche, facendo riferimento alla strategia di sviluppo delle aree interne approvata dalla Regione e finanziata con fondi nazionali che riguarda, oltre al Gran Sasso, l’Alto Aterno, la Valle del Giovenco, la Valle Roveto, la Valle Subequana e la Piana del Cavaliere”.

“Potenziare questa crescita – osserva Andreola – è possibile effettuando una efficace azione di promozione e marketing utilizzando quelli che sono gli strumenti finanziari messi a disposizione e integrati con il programma operativo dell’Unione europea per lo sviluppo regionale, sia con le somme messe a disposizione dalle strategie delle aree interne. Parliamo di 15 milioni di euro da una parte, utili sia per la promozione che per il recupero di immobili e contenitori turistici, una politica già avviata dal 2000 dalla Regione Abruzzo attraverso i finanziamenti comunitari; e altri 8 milioni dei fondi a disposizione delle aree interne per i beni turistici e culturali con relativi servizi”.

“Tutto questo deve essere messo in relazione a programmi di cooperazione territoriale europea e alle relative strategie del Mediterraneo e dell’Euro Regione Adriatica, creando reti europee tra territori che hanno le stesse caratteristiche anche in altri Paesi. Occorre quindi recuperare quelle che sono le analisi già esistenti ed elaborare un piano di crescita e marketing non solo a livello nazionale, fidelizzando turisti e frequentatori abituali, ma anche sul mercato straniero, affidandoci a soggetti capaci dal punto di vista professionale, con esperienza nella promozione turistica e culturale, evitando di ricorrere a finte promozioni offerte da vettori che come unico scopo hanno la sola tutela dei loro interessi economici”, conclude Andreola.

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