«Ieri, presso la sede di Grosseto dell’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana, è stata effettuata la necroscopia sull’orso marsicano deceduto la notte tra il 18 e 19 aprile, a seguito dell’operazione di cattura da parte del personale del Parco». A comunicarlo è l’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
«La necroscopia – continuano dal Parco – è stata eseguita dal dottor Rosario Fico, Responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria. Ha assistito alle operazioni la dottoressa Erminia Scioli, medico veterinario della ASL n 1 dell’Aquila, competente per territorio. Dall’esame della carcassa sono state escluse relazioni dirette tra l’anestesia e la causa di morte dell’orso, confermando la correttezza e la regolarità delle procedure messe in atto dal personale del Parco e del veterinario in particolare. Al contrario, l’esame anatomopatologico dell’animale ha evidenziato un quadro complesso e critico a carico dell’apparato respiratorio, e dell’apparato digerente. L’animale, quindi, aveva problemi sanitari gravi, non valutabili dall’esame clinico al momento della cattura, che hanno determinato l’emergenza anestesiologica e di conseguenza il decesso dell’animale».
Dal Parco concludono: «Considerato il quadro anatomopatologico complesso, per avere il referto completo della necroscopia, e quindi dei problemi sanitari dell’orso, sarà necessario, come avviene in questi casi, effettuare tutti gli accertamenti di laboratorio (istologico, batteriologico, virologico) che, in ultima analisi, consentiranno di individuare la patologia di cui soffriva che ne ha causato la morte».
Fonte: Asipress
Foto di: Holidog Times EN