Marco Marsilio ha scritto una lettera al sindaco di Roma, Virginia Raggi, nella quale il governatore si fa portavoce dell’«allarme tra gli utenti abruzzesi delle linee regionali da e per Roma in merito alla paventata dislocazione del terminal bus oggi stanziato alla Stazione Tiburtina presso il nuovo nodo». L’allarme è scattato nuovamente dopo che la Giunta Comunale della Capitale ha approvato una delibera relativa al progetto esecutivo dell’appalto per i «Lavori di adeguamento del parcheggio dell’autostazione per le linee provinciali, nazionali e internazionali presso il nodo Anagnina» ai fini dell’assunzione del mutuo di 625mila euro a copertura della spesa.
«Leggendo quanto disposto nella delibera del 4 ottobre scorso – ha aggiunto Marsilio – si descrive invece il terminal Anagnina quale unica soluzione per le esigenze di delocalizzazione presenti sul territorio capitolino. Una soluzione che non può essere accettabile da tutti gli abruzzesi che quotidianamente raggiungono la Capitale per motivi di studio o di lavoro».
Sulla questione è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio Regionale, Roberto Santangelo, che ha parlato di richieste «cadute nel vuoto e con esse anche le rassicurazioni che avevamo ricevuto». E sui disagi per i cittadini abruzzesi pendolari, Santangelo ha aggiunto: «Questo (lo spostamento del Terminal ad Anagnina, ndr) comporterebbe un aumento di circa un’ora di tempi di spostamento, con ripercussione negative sui tanti pendolari che quotidianamente dall’Abruzzo si spostano verso la Capitale e viceversa. Se fosse confermata tale volontà, cioè quella di sopprimere Tibus e spostare tutto ad Anagnina, saranno penalizzati non solo i tanti abruzzesi ma anche tutti coloro che raggiungono il terminal di Tiburtina dalle aree del Centro Italia e non solo».