Sette scosse, da ieri. Fra cui quella di magnitudo più intensa, 4.4. Circa una 50ina di uomini delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni di soccorso e di volontariato attivi. Un Centro di accoglienza, allestito all’interno della scuola per l’Infanzia e per la Primaria locale, con 60 posti letto (scuola costruita nel 2015 con norme antisismiche) e un primo cittadino che chiede al presidente di Regione di mantenere alta l’allerta su Balsorano per altri due giorni, domani e dopodomani. Questo è il quadro che si sta delineando, a poco a poco, dopo la nebbia della paura di ieri sera.
L’epicentro è vicino a Balsorano, tra i quattro e i tre chilometri di distanza. Le scosse, anche se, adesso, di piccola intensità (l’ultima è stata di 2.6) continuano a irrigidire gli animi della popolazione, che non è tranquilla. Per questo Antonella Buffone, sindaco di Balsorano, ha chiesto a Marsilio di mantenere la vigilanza. “Fino a quando la situazione non tornerà alla normalità”, dice.
Nella notte, sono state 10 le persone (tutti anziani del posto) che hanno scelto di trascorrere le ore di sonno all’interno della scuola adibita ad area di accoglienza. La parte vecchia di Balsorano, invece, è abitata ancora da una 90ina di residenti. Non si spegne l’allarme, anche perché il terremoto è imprevedibile.