“Parte finalmente la ricostruzione pubblica del post sisma 2016 ma è il frutto del fallimento di un modello di ricostruzione sbagliato. In passato sono state fatte scelte errate, a volte ideologiche, per imporre un modello invece di un altro.
Noi invece abbiamo lavorato per adottare modelli gestionali e normative adeguate oltre a profondere un impegno politico forte. Ho trovato una ricostruzione pubblica senza fondi.
Abbiamo dovuto combattere per rafforzare l’Ufficio speciale che oggi sforna 100 decreti al mese. Dunque, si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel. Oggi si respira un’altra aria e ci attendiamo molto dal governo centrale con il Decreto Semplificazione e il Decreto Agosto”.
Lo ha detto il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, oggi pomeriggio intervenendo alla cerimonia di Inaugurazione del primo cantiere della ricostruzione degli edifici di edilizia residenziale pubblica, in via Gelasio Adamoli, nel quartiere di Colleatterrato, a Teramo Presenti, tra gli altri, anche l’assessore regionale al Bilancio, il primo cittadino di Teramo , la presidente Ater, consiglieri regionali e amministratori comunali, direttore generale della Asl, oltre al direttore dell’Ufficio Speciale della ricostruzione.
I numeri della ricostruzione sono stati snocciolati dal direttore dell’ufficio speciale della ricostruzione
che danno la dimensione dello sforzo compiuto. Un intervento per il quale è previsto un investimento pari a due milioni e 800mila euro che fa seguito ad altri imterventi in corso di appalto.
“La macchina pubblica – ha proseguito Marsilio – non si ferma neanche nella settimana di Ferragosto per dare risposte certe alla collettività. I cittadini hanno atteso quattro lunghi anni e dovranno attendere ancora 18 mesi perché i lavori termineranno a febbraio 2022. E’ una vergogna che dobbiamo cancellare e non si dovrà più ripetere. Gli inquilini sollecitano un rientro veloce. Stiamo assegnando alloggi che abbiamo reperito per non continuare a pagare gli alberghi. Entro Natale apriremo altri 4 cantieri e altri dieci nei primi sei mesi del prossimo anno. Presto vogliamo vedere inquilini felici nelle loro case, estromessi per troppo tempo dalle loro abitazioni per colpa di una ricostruzione lenta e ingessata. Siamo qui a celebrare un evento importante che rivendichiamo con legittimo orgoglio. Nello stesso tempo sento di poter sostenere di aver mantenuto questo impegno, insieme ad altri amministratori, e sbloccato una macchina praticamente ferma, incancrenita, arrugginita. Ho potuto governare e dirigere questo processo in prima persona. Purtroppo, in passato sono state fatte scelte normative sbagliate che hanno messo in ginocchio le strutture che dovevano procedere con la ricostruzione, non sono state accolte le modifiche richieste e le conseguenze sono state deleterie. Formulo all’impresa i migliori auguri per poter procedere in maniera più veloce senza difficoltà nella prosecuzione dei lavori”.
“E’ una giornata di di gioia – ha commentato l’assessore regionale al Bilancio – che ci induce a riflettere nella gestione di una situazione di grande fragilità. Purtroppo è successo un qualcosa che non doveva accadere ma oggi i cittadini guardano speranzosi verso il futuro. Prendiamo spunto da quello che è avvenuto in passato, imparando da esso per apportare migliorie insieme ad un Ater che si è rivelato energico e performante per una ricostruzione più veloce che possa addirittura anticipare i tempi di realizzazione previsti”.