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A Pescara la prima rete per la Cooperazione internazionale

I promotori: Metteremo insieme le forze per potenziare le nostre attività nel mondo a favore degli ultimi”

Si è costituita a Pescara la Rete della “Cooperazione internazionale Abruzzo”, unione di associazioni che operano da anni nella trincea degli aiuti internazionali in vari continenti. L’incontro, svoltosi il marzo scorso, ha messo insieme decine di realtà negli spazi della Fondazione PescarAbruzzo ed è stato introdotto e coordinato da Gianni Melilla, l’ex onorevole e Presidente Emerito del Consiglio regionale è impegnato da tempo su questi temi e in passato è stato anche a capo del Comitato tecnico della Regione Abruzzo per la cooperazione internazionale e presidente dell’Istituzione per la solidarietà e la cooperazione internazionale” del Comune di Pescara. Sono undici ad oggi le associazioni che hanno già aderito e che operano in diverse sedi abruzzesi, così come in diversi continenti, dall’Africa all’America Latina, dai Balcani al medio Oriente. Si tratta di DAPADU, Novissi, Missione Possibile, Marco Di Martino, Com. Eritrea Abruzzo, Baobab, Progetto Incontro, Centro Missionario Diocesano, ARCI Solidarietà, Mediter, Docemus. La neonata rete “Cooperazione Internazionale Abruzzo” ha incaricato Tiziano La Rovere di DAPADU e Valerio Antonio Tiberio dell’ARCI di coordinare la prima fase del lavoro nel volontariato abruzzese e nel rapporto con le Istituzioni.

“Comincia un percorso aperto a tutti, con l’auspicio che le sigle della rete diventino tante – illustrano gli operatori delle Associazioni della Rete “Cooperazione Internazionale Abruzzo” – Le attuali sono associazioni con tanti anni di lavoro volontario sulle spalle in Africa sub-sahariana, in particolare Burundi Etiopia Eritrea Togo Camerun Angola Kenya Congo e anche con tanti progetti di cooperazione realizzati. Nei luoghi di azione sono stati costruiti orfanotrofi, scuole, ospedali, pozzi per l’acqua, è stata fatta formazione professionale, programmi sanitari, progetti di sviluppo locale e per l’agricoltura , infrastrutture, centri per disabili e programmi di riabilitazione, progetti di sanità veterinaria, ma è possibile molto di più, cogliendo le opportunità e i finanziamenti che riguardano il mondo della cooperazione e che ad oggi l’Abruzzo perde, perché non ha avamposti istituzionali né a livello regionale, né nei Comuni per coglierli. Una rete che nasce in un momento in cui la crisi in Ucraina rivela l’importanza del sostegno possibile attraverso la cooperazione e che vuole rilanciare le competenze già maturate, mettendole insieme, al fine di allargare il raggio di azione di ognuno. Ringraziamo il Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, che è intervenuto assicurando l’impegno della Fondazione a sostenere le iniziative di cooperazione internazionale che la rete sarà in grado di cogliere. Un sostegno prezioso, considerato che le Fondazioni di origine bancaria sono impegnate da anni su questo tema con i finanziamenti previsti dal fondo nazionale FOR AFRICA.

Ma c’è bisogno anche di un presidio istituzionale, così condivideremo con la Regione Abruzzo un confronto per riaprire un percorso sulla cooperazione internazionale e sugli aiuti alle popolazioni dei Paesi più poveri del mondo. Si tratta di dare continuità a un apporto che fu particolarmente significativo tra il 2000 e il 2010 durante le presidenze di Pace e di Del Turco, ha ricordato Gianni Melilla.

Assistiamo con dolore alla guerra in Ucraina e siamo in campo per ogni utile azione umanitaria a favore delle popolazioni civili colpite. La nostra è una rete per operare, ma anche per restituire all’Abruzzo iniziativa nella cooperazione. Va in tal senso la richiesta di attuazione della legge regionale n 5 del 4 gennaio 2014 che disciplina le attività di cooperazione internazionale della Regione Abruzzo, prevedendo un bando annuale e riaprendo le porte, in un momento delicato e importante della cooperazione oltre cortina, a un’azione capace di creare anche opportunità per tanti giovani abruzzesi desiderosi di occuparsi degli altri in modo professionale”.

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