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“Abruzzo in Comune”, Mariani: “Potenziare la rete sanitaria”

"La provincia teramana è stata letteralmente dimenticata dalla programmazione sanitaria regionale"

“Desta grande dispiacere quanto accaduto alla signora lombarda deceduta nei corridoi del pronto soccorso del nosocomio giuliese dopo aver atteso sette ore l’arrivo di un medico per una visita specialistica. Si tratta di una triste vicenda sulla quale sarà d’obbligo fare piena luce in tempi brevi e che, se confermata, non può non aprire una seria discussione sullo stato di forte “stress” a cui sono sottoposti, ormai da diversi anni, tutti i pronto soccorso abruzzesi che, specie nel periodo estivo, devono fare i conti con carenza di personale e turni massacranti per medici e personale sanitario”.

Questo il pensiero del Capogruppo di ‘Abruzzo in Comune’ in Consiglio regionale, Sandro Mariani che torna a porre l’accento sulla necessità di potenziare la rete sanitaria regionale “che invece – scrive Mariani – negli ultimi anni, ha dovuto fare i conti con tagli lineari, promesse non mantenute ed un riordino della rete sanitaria regionale che ha penalizzato, e non poco, alcuni territori come appunto la provincia di Teramo”.

“Le difficoltà a garantire un’assistenza primaria di livello sono ormai sotto gli occhi di tutti con i pronto soccorso che sono diventati una ‘cartina di tornasole’ dello stato di salute della sanità abruzzese, come ormai la cronaca quotidiana ci insegna – incalza Mariani – poco personale in servizio, pazienti costretti ad ore estenuanti di attesa, macchinari per la diagnostica spesso rotti o insufficienti e difficoltà a garantire cure tempestive e veloci dimostrano che negli ultimi anni, malgrado il grande sforzo del personale in servizio, c’è stata una netta inversione di tendenza rispetto agli anni in cui la sanità abruzzese, grazie ad una gestione virtuosa da parte del centrosinistra, usciva dal Commissariamento”.

“Nel teramano poi – prosegue il Consigliere regionale – la situazione è ancora più complessa. Infatti la nostra provincia è stata letteralmente dimenticata dalla programmazione sanitaria regionale frutto di un riordino della rete ospedaliera che prevede un netto ridimensionamento dell’offerta in tutto il territorio provinciale. Urgono quindi interventi seri e non proclami spot su questa o quella eccellenza della nostra sanità, piccole ‘gemme’ che da sole non possono salvare una sanità che nel teramano inizia a mostrare i segni di politiche a dir poco scellerate”. “Infine, ancora una volta, mi spiace sottolineare l’assenza di voci a difesa del nostro territorio da parte dei membri teramani dell’attuale maggioranza di centrodestra che, con l’approssimarsi delle elezioni, dovranno spiegare ai teramani il perché del loro silenzio in Consiglio e in Giunta quando gli altri territori si ‘spartivano’ risorse ed eccellenze, lasciando il teramano a secco. Chiedo a gran voce un moto d’orgoglio da parte di tutti, sulla sanità non si scherza, ed episodi come quello registratosi a Giulianova non devono accadere più, non è infatti possibile dover attendere ore per una visita specialistica arrivata purtroppo troppo tardi”, conclude Mariani.

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