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Abruzzo: oltre 20mln investiti per la pesca

European Maritime Day 2023, mari ed economia sostenibile nella nostra Regione

Ammontano a 17,8 milioni di euro, cui si sono aggiunti 3,6 milioni in dotazione extra, il 17% in più rispetto al piano finanziario stabilito, le risorse investite dalla Regione Abruzzo e dall’assessorato – Servizio Sviluppo Locale ed Economia Ittica impegnate totalmente nella realizzazione della programmazione del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014-2020.

I risultati sono stati illustrati in occasione degli Stati Generali della Pesca e Acquacoltura in Abruzzo dal vicepresidente della Regione con delega all’Agricoltura e pesca, Emanuele Imprudente.

I lavori si sono aperti con i saluti del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, in video. Poi l’intervento della dirigente ufficio Pemac della Direzione Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura – Masaf, Eleonora Iacovoni, e quello del dirigente del Servizio e Organismo Intermedio per AdG Feampa, Francesco Di Filippo.

Gli Stati Generali della Pesca e dell’Acquacoltura in Abruzzo, tra l’altro, sono stati insigniti del vessillo European Maritime Day 2023, riconoscimento di particolare interesse per le iniziative che coinvolgono a livello locale la comunità e ribadiscono il valore dei nostri mari e dell’economia blu sostenibile. Al termine dei lavori, Imprudente ha presentato un documento per lo sviluppo sostenibile e la crescita blu che coinvolge ed interessa tutti i comparti riconducibili alla filiera ittica, autorità pubbliche, enti e amministrazioni.

Presentato anche il video “Il valore del mare”, cortometraggio della durata di 5 minuti che illustra in maniera poetica l’attività quotidiana della gente di mare abruzzese e le attività portate a termine con la programmazione Feamp 2014 – 2020.

La pesca per la nostra nazione è una risorsa – dichiara Lollobrigida – Non si può continuare a vedere le nostre marinerie deprimersi ed essere cancellate attraverso regole che poco hanno a che fare con la sostenibilità ambientale. Bisogna rilanciare questo settore e dare il giusto rispetto ad attività tradizionali, valide e necessarie per garantire la sovranità alimentare che cerchiamo”.

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