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Anci e Polizia di Stato, accordo su cybersicurezza

Siglato l’accordo tra la Polizia di Stato e l'Associazione nazionale comuni italiani per la tutela delle reti e dei sistemi informativi di supporto alle funzioni essenziali delle Pubbliche Amministrazioni locali. Parte la formazione del personale degli Enti. Verso uno scudo contro gli attacchi cibernetici.

E’ stato siglato a Roma, nel corso di “Missione Italia 2023”, l’evento nazionale organizzato dall’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani e dedicato al PNRR dei Comuni e delle Città, l’accordo tra la Polizia di Stato e la stessa Associazione per la tutela delle reti e dei sistemi informativi di supporto alle funzioni essenziali dell’Anci e delle Pubbliche Amministrazioni locali rappresentate.

Firmato dal Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani e dal Presidente dell’Anci Antonio Decaro, il Protocollo prevede che le attività connesse alla tutela dei sistemi e dei servizi informatici critici vengano assicurate dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, articolazione specialistica della Polizia di Stato ad alta vocazione tecnologica, ed in particolare dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche – CNAIPIC che, con una sala operativa disponibile h24, rappresenta il punto di contatto nazionale per la gestione degli eventi critici alle infrastrutture di rilievo nazionale, operanti in settori sensibili e di importanza strategica per il Paese.

La stipula è il primo atto del più ampio “Progetto PRO-C2SI” – Progetto per la Cyber sicurezza dei Comuni Italiani, strutturato su due pilastri.

Il primo, dedicato alla tutela diretta delle infrastrutture informatiche dei Comuni con più di 20.000 abitanti, per la prevenzione degli attacchi cibernetici che possano comprometterne il regolare funzionamento. Il secondo, diretto ad innalzare i livelli di competenza tecnica e di awareness, mediante iniziative formative rivolte al quadro direttivo e dirigenziale ed ai tecnici specializzati dei Comuni, attività che sarà oggetto di successivi accordi territoriali ad hoc tra gli ANCI regionali, gli stessi Comuni ed i Centri Operativi Sicurezza Cibernetica della Postale competenti su quei territori.

L’iniziativa si inserisce in un contesto di generale rinnovamento e crescita delle strutture territoriali della Polizia Postale, che può contare su una rete di 18 Centri e 82 Sezioni per la Sicurezza Cibernetica altamente specializzati e conferma il quotidiano impegno della Specialità nella creazione di forme sempre più solide e strutturate di collaborazione che consentano di “mettere a sistema” le conoscenze acquisite, anche grazie al fondamentale contributo dei numerosi attori istituzionali coinvolti e delle più qualificate realtà del mondo imprenditoriale, sia in ambito nazionale, che a livello regionale.

E proprio nell’ottica di garantire sempre più rapidi, elevati e qualificati livelli di azione, la strategia di intervento della Polizia Postale ha previsto, presso i Centri Operativi sul territorio, l’istituzione di Nuclei Operativi per la Sicurezza Cibernetica operativi nell’arco delle 24 ore, che dipendono dal CNAIPIC e ne replicano la struttura, e con esso dialogano attraverso una piattaforma che permette l’analisi e la diffusione reticolare delle informazioni di sicurezza, praticamente in tempo reale.
La sinergia sancita con il presente accordo, volta alla tutela di reti, sistemi informatici e banche dati dei Comuni italiani, è ispirata al principio di sicurezza partecipata, nell’intento di assicurare in via sinergica ed efficiente le risorse del Sistema Paese a vantaggio dell’intera collettività, contribuendo al contenimento dei costi operativi derivanti da interruzioni dei servizi erogati attraverso sistemi informatici e di telecomunicazioni e la tutela della privacy dei cittadini attraverso l’innalzamento degli standard di protezione delle banche dati sensibili cui accedono le amministrazioni comunali.

“L’accordo che firmiamo oggi – afferma il presidente dell’Anci, Antonio Decaro – è di grandissima importanza per i Comuni. La transizione digitale, che interessa e deve interessare sempre di più le pubbliche amministrazioni, porta con sé straordinarie potenzialità ma anche nuovi pericoli. È fondamentale che il personale dei Comuni, che già da tempo lavora nel nuovo ambiente digitale, sia pienamente consapevole dei rischi portati da chi volesse usare le nuove tecnologie per perpetrare crimini. Il nostro personale chiede di essere messo in grado di difendere l’integrità delle reti informatiche delle amministrazioni. A questi fini, l’accordo che stipuliamo oggi con il Ministero dell’Interno ci consentirà di usufruire della grande competenza e attenzione che le articolazioni della Polizia di Stato hanno sempre dimostrato in questo campo in funzione di prevenzione e di repressione delle attività illegali”.

Alla firma della convenzione erano presenti, per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Antonio Borrelli, Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza e Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.

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Redazione IMN