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Coldiretti Abruzzo: «Transumanza patrimonio dell’umanità»

«Il riconoscimento vuole tutelare l’antica pratica della pastorizia»

Coldiretti Abruzzo commenta positivamente la decisione di proclamare la transumanza patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte del Comitato intergovernativo dell’Unesco riunito a Bogotà, in Colombia.
Il riconoscimento vuole tutelare l’antica pratica della pastorizia che consiste nella migrazione stagionale del bestiame lungo le rotte migratorie nel Mediterraneo e nelle Alpi.
Coldiretti Abruzzo accoglie la notizia con soddisfazione e sottolinea: «Un riconoscimento importante che conferma il valore sociale, economico, storico e ambientale della pastorizia che coinvolge in Italia ancora 60mila allevamenti nonostante il fatto che nell’ultimo decennio il “gregge Italia” sia passato da 7,2 milioni di pecore a 6,2 milioni perdendo un milione di animali».
Il riconoscimento, spiega Coldiretti, si concentra nelle zone svantaggiate e garantisce la salvaguardia di ben 38 razze a vantaggio della biodiversità del territorio, che rappresentano un patrimonio di biodiversità il cui futuro è minacciato da un concreto rischio di estinzione.
A pesare sono i bassi prezzi pagati ai pastori, il moltiplicarsi degli attacchi degli animali selvatici, la concorrenza sleale dei prodotti stranieri spacciati per nazionali ma anche del massiccio consumo di suolo che ha ridotto drasticamente gli spazi e i tradizionali percorsi usati proprio per la transumanza delle greggi con pesanti ripercussioni sull’economia nazionale ma anche sull’assetto ambientale del territorio.

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