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Comune di Avezzano alla “riscoperta” del patrimonio storico

L'assessore Patrizia Gallese: “Collegiata, Castello e Parco Torlonia, un unicum identitario per la Città”. Parte la ricerca di finanziamenti finalizzati a realizzare il sogno di Di Pangrazio: realizzare il parco urbano più grande d’Abruzzo.

Pezzi di storia da valorizzare: l’amministrazione Di Pangrazio avvia le operazioni per la riqualificazione del patrimonio storico, Piazza San Bartolomeo, Castello Orsini e Parco Torlonia, in una logica di sistema, per dare alla città un luogo “identitario”, un’area della memoria, in proiezione futuro.

L’operazione, con interventi a step, a partire dalla Collegiata di San Bartolomeo, piazza annessa, (i fondi 170 mila euro sono già disponibili) ha mosso i primi passi con l’affidamento alla società AX1 di un incarico per la progettazione esecutiva del primo step e di uno studio di fattibilità per tutto il complesso storico cittadino.

“Questo ambizioso e qualificante progetto di riqualificazione della Collegiata di San Bartolomeo interconnesso con il Castello Orsini e il parco Torlonia, in linea con programma di mandato del sindaco, Gianni Di Pangrazio – sottolinea l’assessore all’istruzione e alle aree archeologiche, Patrizia Gallese – è finalizzato a creare un unicum del patrimonio storico, finora non adeguatamente valorizzato. L’obiettivo è quello di dare agli avezzanesi -e non solo- una location d’eccezione per spettacoli, eventi, mostre, convegni o, semplicemente, per una passeggiata attraverso la storia della nostra bella Città”.

Il primo step dell’intervento di riqualificazione di piazza San Bartolomeo, che si innesca su un progetto messo in cantiere dalla prima amministrazione Di Pangrazio, dovrebbe passare alla fase esecutiva in autunno, mentre lo studio di fattibilità per l’interconnessione con il Castello Orsini e il parco Torlonia, rappresenta il primo passo per la ricerca di finanziamenti finalizzati a realizzare il sogno di Di Pangrazio: “realizzare il parco urbano più grande d’Abruzzo, dando alla città un luogo identitario che poggia sulle radici e guarda al futuro”.

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