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Convegno all’Aquila su lotta a depressione giovanile

Al Palazzetto dei Nobili l'incontro “Come difendere il mondo infantile e il mondo giovanile (8/18 anni) dai disturbi di carattere psicologico”

 

COMUNICATO STAMPA

 

“La nostra mission è stare vicini a chi soffre, sostenerli nel processo di consapevolezza della patologia, assistere le famiglie e le persone con disturbi psicologici. Purtroppo sono sempre di più i bambini e gli adolescenti bisognosi di cure e di assistenza. Le famiglie e la scuola non sono attrezzate, spesso negano la patologia ed il ragazzo, la bambina sofferente, si lasciano andare nella solitudine. L’associazione è presente e continua il suo percorso di volontariato e di stimolo costante verso le istituzioni poco attente e pigre. “ così l’on Stefania Pezzopane vicepresidente dell’Associazione Veronica ha aperto il confronto pubblico, che si è tenuto al palazzetto dei Nobili dell’Aquila, sui disturbi psicologi di giovani e giovanissimi. Durante l’incontro, organizzato dall’associazione Veronica Gaia Di Orio e moderato da Stefania Pezzopane, il professor Ferdinando Di Orio, Presidente dell’Associazione intitolata a sua figlia Veronica, è stato intervistato dal giornalista e scrittore Angelo De Nicola.

 

Una splendida Intervista che ha consentito di entrare in tutti gli argomenti e nei tanti angoli di dolore che le patologie mentali portano con sé. Numerosi gli approfondimenti, il ruolo della famiglia e della società, il ruolo della scuola e il nichilismo che pervade le comunità dei giovani, amplificato dall’ uso distorto dei social media. L’associazione è diventata un punto di riferimento per tante famiglie della provincia dell’Aquila, e offre sostegno e aiuto, grazie anche alla presenza negli staff di psicologi competenti e dello stesso prof Di Orio che segue personalmente i ragazzi. “Ho un giudizio molto severo della famiglia attuale” ha detto Di Orio, “non è autoritaria, ma nemmeno autorevole, non riesce a convincere i figli di ciò che è bene e ciò che è male. Fugge dalle responsabilità, preferisce soluzioni semplici e spesso nega il problema mentale dei figli, quasi con vergogna. Così arreca un ulteriore danno e ritarda la cura che deve invece essere tempestiva“

 

 

L’associazione è ormai attiva dal 2017 e la sua ragion d’essere è promuovere attività scientifiche, culturali e sociali, finalizzate alla ricerca e alla lotta alla depressione giovanile, sia nell’individuazione dei fattori di rischio, sia nella definizione e nella valutazione delle strategie preventive, curative e riabilitative.

 

I dati sono sempre più drammatici e testimoniano un fenomeno crescente. Il suicidio è la quarta causa di morte più comune tra gli adolescenti tra i 15 i 19 anni, la terza se si considera la sola popolazione femminile.

Suicidi che sono però solo la punta dell’iceberg di fenomeni complessi che investono dipendenze, depressioni, abusi, esclusioni, ansie sociali. Tutti gli indicatori sono in aumento ma contestualmente, ha ricordato Di Orio, si investe sempre meno su scuola e sanità. Le domandi incalzanti del giornalista Angelo De Nicola hanno consentito un confronto che ha spaziato a tutto campo e si è concluso con un auspicio ad una maggiore presa in carico del problema da parte delle istituzioni tutte. Le istituzioni ed il volontariato devono camminare di pari passo ed essere sempre più vicini a chi soffre patologie spesso mascherate ed anche per questo tanto devastanti“.

Così l’Associazione commenta l’interessante e partecipato incontro tenutosi al Palazzetto dei Nobili a L’Aquila ed avente ad oggetto “Come difendere il mondo infantile e il mondo giovanile (8/18 anni) dai disturbi di carattere psicologico”.

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