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Droga a studenti a fermate bus in Abruzzo, denunciato

Operazione Gdf di Pescara e Teramo in due piccoli centri

Netta battuta d’arresto allo spaccio di droga nell’entroterra tra le province di Pescara e di Teramo, dove, nell’ambito del piano d’azione “DRUG MARKET”, le Fiamme Gialle del Comando provinciale della Guardia di Finanza del capoluogo adriatico, in sinergia con i finanzieri teramani, hanno sequestrato 70 dosi di sostanza stupefacente pronta per il consumo, scovando traffico di cocaina ed hashish anche all’interno di regolari attività commerciali.

L’obiettivo? Ampliare la platea di clienti dello stupefacente e permettere che lo smercio delle dosi avvenisse in sordina. La catena di distribuzione della droga partiva dagli esercizi commerciali e arrivava a coprire anche le fermate degli autobus delle tratte scolastiche, per attrarre clienti minorenni e spingerli al consumo di droga. Il tutto avveniva in due piccoli borghi abruzzesi di circa 2.000 anime dove i traffici illeciti come questo necessitano di attività di copertura per rimanere nascosti. E allora come si riesce a scoprire e smantellare il market della droga anche in contesti territoriali ai margini delle grandi città? A tal proposito, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, Colonnello t.ST Antonio Caputo spiega: “le attività che effettuiamo per garantire la salute dei cittadini dalle conseguenze del consumo di droghe sono strutturate nell’ambito di uno specifico piano d’azione messo in campo da diversi mesi con sistematicità. È il piano “Drug market”, che si fonda, da sempre, su quello che è il must della nostra azione come polizia economico-finanziaria e, cioè, il presidio del territorio, dove sono insediate comunità che vanno tutelate dai pericoli del malaffare, che spesso si annidano anche all’interno di contesti apparentemente leciti”.

Proseguendo, il Colonnello Caputo evidenzia che “per assicurare un adeguato livello di presenza ispettiva l’incipit è l’attività di intelligence, l’acquisizione di dati, elementi, notizie che otteniamo sia attraverso l’attenta osservazione delle dinamiche criminali, sia mediante le segnalazioni che ci giungono dagli stessi cittadini, spesso attraverso il nostro numero di telefono di pubblica utilità, il 117.” Ed è proprio grazie all’attività di intelligence, coniugata con una lunga serie di pedinamenti e appostamenti, che i finanzieri del Gruppo di Pescara, individuati gli anelli della filiera illecita, sono intervenuti, con l’ausilio del Gruppo di Teramo, per spezzare questa catena, denunciando un soggetto italiano incensurato e insospettabile alla Procura della Repubblica di Teramo per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso dell’operazione sono state messe in campo tutte le competenze specialistiche di cui il Corpo è dotato, i “baschi verdi” e le unità cinofile.

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