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‘I Leoncini d’Abruzzo’: in arrivo fondi-ossigeno per la Banda che ha vinto contro il tempo

La musica è il vero linguaggio del cuore, capace di comunicare i battiti delle emozioni, ma è, anche e soprattutto, la concreta passione di tanti che decidono di investire tempo e fatica nell’arte delle sette note. È il caso, ad esempio, del Circolo Musicale Banda ‘I Leoncini d’Abruzzo’, costantemente impegnato in esibizioni musicali nella propria città d’origine, Pescina, ma anche al di fuori di essa. La compagine di musicisti, per questo, si trova spesso costretta ad affrontare importanti spese economiche. Una passione coltivata, dunque, con grande spirito di sacrificio, che sarà, però, presto ricompensata dalla sovvenzione di 5mila euro proveniente dalla Regione Abruzzo.

«Le piccole grandi realtà abruzzesi meritano le giuste risorse per poter portare avanti serenamente la propria attività. Per questo, ho avanzato alla Regione il progetto di una legge che prevedesse dei contributi ad associazioni regionali e, tra queste, ho proposto l’Associazione Musicale Banda ‘I Leoncini d’Abruzzo’», spiega il Consigliere regionale Maurizio Di Nicola.

L’uomo è legato alla banda da uno speciale rapporto d’affetto, essendo stato, lui stesso, in passato, uno dei suoi componenti. «Suonavo il piano – ricorda nostalgicamente Di Nicola – ma poi, ovviamente, poiché il mio è uno strumento poco consono ad una classica formazione bandistica, ho abbandonato a malincuore la mia esperienza nel campo della musica». Spazio per la storia, dunque, nel racconto di Di Nicola, quella personale ma soprattutto quella propria della Banda pescinese. La storia, cioè, di una formazione bandistica nata ai primi del Novecento e «denominata Leonessa d’Abruzzo. Era una formazione musicale molto importante, di fama nazionale, tanto che si esibì anche davanti alla Regina d’Italia. Fu il disastroso terremoto del 1915 a spezzare le vite della maggior parte dei componenti della compagine. Così il complesso si sfaldò».

Le scosse della terra non distrussero solo le abitazioni di molte famiglie, dunque, ma anche la forza di un gruppo unito dall’amore incondizionato per la musica. «Sopravvisse al cataclisma solo il ricordo di quel gruppo di strumentisti che, di anno in anno, aveva regalato emozioni attraverso la musica. La banda vera e propria, però, non si riformò poi, non per molto almeno». Il medioevo della musica pescinese si concluse, infatti, solo negli anni ’80, grazie alla ferma volontà del maestro di musica Ezio Di Luzio, che garantì il ripristino della banda storica di Pescina, sotto il nuovo nome di ‘I Leoncini d’Abruzzo’. «I Leoncini degli anni Ottanta oggi sono cresciuti. Ed è per tutti loro e, anche, per i più piccoli che ho suggerito il nome di questo gruppo. Perché non si tratta solo di una Banda ma di un’autentica scuola di vita, oltreché di musica. Tra stage formativi, pubblicazioni di cd, partecipazioni ad eventi internazionali e collaborazioni prestigiose, la scuola de ‘I Leoncini d’Abruzzo’ non può essere confusa con una semplice banda di paese. Proprio per tutti questi motivi ho voluto e creduto che le spettasse un considerevole contributo economico», conclude il Consigliere.

5mila euro che saranno preziosi e che andranno, almeno in parte, a sollevare il peso economico dovuto alle spese legate all’attività bandistica che sono, da sempre, ricadute completamente sulle spalle, o per meglio dire sulle tasche dei componenti e delle loro famiglie. Come spiega Paolo Alfano, direttore della Banda da ben quindici anni: «Noi svolgiamo molta attività, da quella didattica, offerta gratuitamente agli alunni, alla partecipazione ai concerti che richiedono di spostarci e spostare tutti i ragazzi. Ovvio che l’acquisto di reparti, i viaggi, i materiali per le manifestazioni, richiedano delle risorse economiche che noi tutti tiriamo fuori personalmente».

«La nostra è un’associazione che si occupa di musica a 360 gradi – spiega ancora il maestro – abbiamo, infatti, la scuola di musica, siamo impegnati nella convenzione che ci lega al Conservatorio dell’Aquila, con il quale svolgiamo famosi corsi preaccademici ed abbiamo, soprattutto, varie compagini musicali: dal coro di bambini ‘44 gatti’, alla Junior Band, formata da piccoli fino a 10 anni di età, oltre, ovviamente, alla Young Band, costituita da adolescenti e alla Banda stricto sensu con la quale assolviamo i servizi religiosi e civili. Senza considerare poi, infine, un’orchestra di fiati di quasi 60 elementi, con la quale siamo stati spesso all’Estero, in Canada, Croazia e Germania, ad esempio». Viaggi autofinanziati dai musicisti, questi: ognuno di loro versa la propria quota per voli, pullman e pernottamenti negli hotel. Queste gite fuori porta sono l’occasione di fondere la passione musicale con il desiderio di conoscere nuovi luoghi e scenari ricchi di storia, in cui portare il proprio amore per l’arte dei suoni. «I nostri viaggi all’estero sono stati, spesso, finalizzati alla partecipazione a vari concorsi musicali di livello europeo, basti pensare a quello a cui abbiamo preso parte in Spagna nel 2001, o, solo due anni dopo, a Praga. A guidarci, oltre alla passione che lega le corde delle nostre anime, anche la voglia di esportare il nostro nome e quello di Pescina nelle altre realtà culturali del mondo».

Risultati importanti quelli raggiunti da ‘I Leoncini d’Abruzzo’, frutto, come ci tiene a precisare lo stesso Paolo Alfano «dello spirito di sacrificio che, sicuramente, non manca ai componenti della Banda». Il contributo economico sarà allora il ‘la’ per un nuovo inizio, che ha l’odore del successo. Non quello costruito nota dopo nota dai musicisti, ma quello connesso all’esser riusciti a richiamare l’attenzione delle istituzioni su un’attività di assoluto valore nel panorama nazionale.

La Banda, che domenica 27 si è esibita in un grandioso concerto nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Pescina, ha appena festeggiato il suo 31esimo compleanno. Uno dei tanti eventi in programma per ‘I Leoncini d’Abruzzo’, che saranno impegnati anche nel Concerto di Santo Stefano a fine dicembre. Prosegue, quindi, senza sosta l’attività della Banda, regalando vera musica e profonda emozione, perché i ruggiti dei ‘Leoncini’ sono, in fondo, il suono più forte e, al contempo, più armonico che le nostre orecchie possano ascoltare oggi.

 

Foto di: agenziastampaitalia.it

 

 

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