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L’Aquila, 3 donne per 3 strade: nasce il piazzale “Irena Sendler”

Anche all'Aquila l'iniziativa che prevede l’intitolazione di strade, piazze, aree verdi e spazi pubblici alle donne che in passato hanno contribuito al progresso e allo sviluppo del Paese. L'infermiera, di origini polacche, aveva 30 anni quando cominciarono le deportazioni. Grazie al suo coraggio, strappò dalla morte sicura in un campo di sterminio 2 mila bambini.

Riaffermare il ruolo della donna nella storia e nella memoria collettiva restituendo visibilità culturale all’elemento femminile attraverso una toponomastica più equa e paritaria. Con questa finalità il Comune dell’Aquila ha aderito alla campagna di sensibilizzazione “8 marzo: 3 donne 3 strade” promossa dall’associazione Toponomastica Femminile con il patrocinio dell’ANCI, che prevede l’intitolazione di strade, piazze, aree verdi e spazi pubblici alle donne che in passato hanno contribuito al progresso e allo sviluppo del nostro Paese con il loro impegno sociale, culturale, religioso e politico.

“Facendo seguito all’appello rivolto a tutti i sindaci dei Comuni italiani, all’Aquila abbiamo avviato le procedure di intitolazione di uno spazio cittadino a Irena Sendler, infermiera polacca, morta nel 2008, che salvò migliaia di minori ebrei durante le persecuzioni naziste. Aveva 30 anni quando cominciarono le deportazioni e, grazie al suo coraggio e al suo lavoro di infermiera, strappò dalla morte sicura in un campo di sterminio 2mila bambini, alcuni dei quali al termine della guerra riuscirono a ricongiungersi alle loro famiglie. Perseguì questo obiettivo mettendo a repentaglio la sua stessa vita e, anche se venne arrestata dalla Gestapo e condannata a morte, si salvò grazie ai partigiani polacchi e portò i bambini in salvo con documenti falsi, affidandoli alle cure di famiglie cristiane che abitavano in campagna” spiega l’assessore alle Pari Opportunità, Maria Luisa Ianni, che sottolinea come: “l’importanza di questa figura appare ancora più meritevole di attenzione nell’attuale periodo storico alla luce della guerra in Ucraina e dell’emergenza causata dal Covid-19, che hanno acceso i riflettori sul fondamentale ruolo ricoperto dalle persone che lavorano in ambito sanitario”.

“Ringrazio l’assessore competente, Carla Mannetti, che ha accolto la mia richiesta e ha presentato in giunta la proposta di delibera e la Commissione consultiva per l’onomastica stradale, che ha espresso a maggioranza parere favorevole alla mia richiesta di intitolazione di una via a Irena Sendler e ne ha individuato la localizzazione presso un’area destinata a parcheggio, ubicata lungo Via Francesco Savini, tra il Conservatorio e le scuole di Colle Sapone. Ringrazio, inoltre, l’Accademia di Belle arti per la disponibilità accordata a realizzare un’installazione da collocare nell’area individuata, o comunque a proporre un progetto di riqualificazione della stessa, e la presidente dell’associazione Toponomastica femminile, Maria Pia Ercolini, che si è detta entusiasta per l’adesione dell’amministrazione comunale all’iniziativa” conclude l’assessore Maria Luisa Ianni.

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