INFO MEDIA NEWS
Cronaca NEWS

Parco d’Abruzzo, «Dopo l’esposto Soa, stop a progetto in Piana Opi»

«Parco d’Abruzzo ferma appalto da 207.000 euro sulla Piana di Opi dopo l’esposto della SOA». A comunicarlo è la stessa Associazione Ornitologia Abruzzese. «Nei giorni scorsi – continuano dalla SOA – avevamo divulgato che il Parco vuole spendere oltre 207.000 euro per una serie di interventi nella Piana di Opi, tra cui l’abbattimento di grandi alberi, che consideriamo del tutto errato, e il movimento di ghiaia per oltre 2.000 mc, prendendola da grandi accumuli sulle sponde e ributtandola nell’alveo. Un’iniziativa che effettivamente potrebbe essere utile se fatta con tutte le cautele del caso. La cosa c’era però parsa strana, anche perché la documentazione, a nostro avviso, era un po’ generica sulle motivazioni dell’intervento. Inoltre il parco aveva approvato il progetto esecutivo bandendo la gara addirittura prima di ottenere la Valutazione di Incidenza Ambientale. Abbiamo quindi fatto un sopralluogo sul posto ed effettuato una serie di ricerche di atti da cui sono emersi particolari molto interessanti».

 

 

«Intanto – spiegano dalla SOA – questi grandi accumuli di ghiaia lungo il fiume, del tutto innaturali e posti a mo’ di argine per circa 1 km, derivano in larga parte da lavori recenti. Inoltre ci sono anche rifiuti ingombranti sparsi per la piana. Abbiamo poi rintracciato ben 3 determine del Comune di Opi del 2014, 2015 e 2016 in cui si affidavano proprio lavori di pulizia dell’alveo del fiume Sangro e rifacimento di argini. Inoltre, sulla base di informazioni raccolte informalmente, parrebbe che anche nell’estate 2017 soggetti a noi non noti abbiamo fatto un intervento sul fiume di rimozione di sedimenti dall’alveo. La SOA ha, quindi, presentato un esposto e dopo poche ore ieri l’Ente Parco ci ha scritto confermando la sospensione della gara in attesa della procedura valutativa».

 

 

Per quanto riguarda i lavori svolti precedentemente sul fiume Sangro continuano dalla SOA «a parte i termini usati nelle determine, che rimandano più alle pulizie di un androne di un palazzo che a interventi su un prezioso ecosistema, nell’esposto abbiamo posto all’Ente parco (e alla Procura di Sulmona) le seguenti domande: i lavori promossi dal Comune di Opi erano stati autorizzati dall’Ente Parco?; tali interventi erano stati sottoposti a Valutazione di Incidenza Ambientale? Poiché la Piana di Opi si può controllare facilmente dalla SS.83 Marsicana che la costeggia, i vari interventi, del comune o di altri soggetti, sono stati sottoposti a controlli?».

 

 

Fonte: asipress

 

Foto di: primadanoi.it

Altre notizie che potrebbero interessarti

Mottarone: “Prima che si rompa il cavo ce ne vuole”

Una testimonianza inguaia il caposervizio, ai domiciliari
Redazione IMN

Partorisce e discute tesi di specializzazione

Doppia gioia per giovane,nascita Beatrice e titolo massimo voti
Redazione IMN

Domani a Tagliacozzo il convegno sui ‘Briganti’ che fanno economia

Gioia Chiostri