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Perdonanza, Sinibaldi: in scuole diffusione principi Unesco

Lucia Borgonzoni: "L'Aquila esempio di resilienza per Italia"

“Il riconoscimento Unesco della Perdonanza, il cui iter ha visto la sua felice conclusione per conto del Comune, grazie all’impegno del Dottor Massimo Alesii, qui all’Aquila e della dottoressa Elena Sinibaldi a Roma, presso il competente Ministero, ha per oggetto i riti civici che l’accompagnano, ovvero il Fuoco del Morrone e il Corteo della Bolla, ma possiamo dire che l’Unesco, indirettamente, ha riconosciuto anche il contenuto spirituale stesso della Perdonanza. L’incoronazione papale di Pietro del Morrone il 29 agosto 1294 coincise con l’odierna festività del martirio di S. Giovanni Battista”, così Monsignor Orlando Antonini, Nunzio apostolico, nell’omelia della celebrazione della Perdonanza delle famiglie, ai catechisti e ai ragazzi, agli studenti e agli insegnanti, tenuta ieri, nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio all’Aquila.

Il riconoscimento della Perdonanza Celestiniana iscritta dal 2019 nella lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO, è stato sancito nel giorno più importante della celebrazione, Corteo della Bolla e apertura della Porta Santa, dalla presenza di Elena Sinibaldi coordinatore tecnico istituzionale del percorso per riconoscimento Unesco e responsabile referente del segretariato generale del Ministero della Cultura per Unesco: “Questo riconoscimento non si ferma al conferimento, ma è un processo che sia portatore di altre attività estensive, come quelle con le scuole, con la trasmissione al centro della salvaguardia del messaggio della Perdonanza e le attività che rispondano ai principi che Unesco ha individuato per la politica culturale globale. Come Ministero e segretariato siamo vicini alla Perdonanza Celestiniana e presenti qui all’Aquila per garantire la sinergia e la comunicazione tra tutti i soggetti coinvolti, con attività che rispecchiano i valori culturali riconosciuti dall’Unesco stesso”.

Presente all’Aquila anche il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni: “L’Aquila ha insegnato a tutti che cosa sia la resilienza, diventando così un’esempio per tutto il paese, nel difficile momento che sta vivendo. La ricostruzione materiale e sociale della città è un messaggio di rinascita per tutta Italia”.

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