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Porta Leoni L’Aquila: “Sapore di escamotage elettorale”

Il capogruppo di Italia Viva in Consiglio a L'Aquila: "Molti sono i nodi da sciogliere e non tutti riguardano il valore dell’area da permutare che in tre anni è comunque passato da sette a undici milioni di euro"

“Deve essere chiara una cosa: su Porta Leoni la collettività sta pagando ben 11 milioni di euro per 89 posti auto a raso tra le mura storiche e la basilica di San Bernardino. Un parcheggio che verrà realizzato con i 4 milioni del Cipe concessi alla precedente amministrazione solo in virtù del recupero dell’area e per un progetto ben diverso”.

Così il capogruppo di Italia Viva in Consiglio comunale a L’Aquila, Paolo Romano, che prosegue: “Questa amministrazione nella disperata ricerca di alzare il sipario su opere strategiche mai partite non si accorge che il tempo concesso alle loro rappresentazioni in città è arrivato a scadenza; consapevoli dell’inesistenza dei risultati negli ultimi quattro anni oggi sono costretti a inventare una consegna dell’area di porta Leoni ben prima che il Consiglio comunale si pronunci sul valore delle permute e in assoluta assenza di qualsiasi progetto, se non consideriamo una laconica planimetria di un parcheggio a raso sulle mura che potrà riservare anche future sorprese”, aggiunge Romano.

“Mi chiedo come possa non curarsene il presidente della Commissione territorio che può esercitare il potere di iniziativa sulla discussione e agevolare perlomeno un confronto in una sede istituzionale. Molti sono i nodi da sciogliere e non tutti riguardano il valore dell’area da permutare che in tre anni è comunque passato, inspiegabilmente, da sette a undici milioni di euro; un interrogativo su tutti riguarda la durata della provvisorietà del parcheggio a raso che, così come è stato pensato, ha più il sapore di un escamotage elettorale a solo discapito della città per una incompiuta che potrebbe diventare definitiva che quello di ridurre l’effettiva mancanza di parcheggi a servizio del centro storico”, conclude.

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