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Sulmona e Castel di Sangro insieme per “Wake up Lavoro”

Il progetto si basa su un bacino di risorse pari a 1 milione e 291 mila euro. Proprio stamattina è stato pubblicato l'avviso. Ecco come partecipare.

Il Comune di Sulmona, quale Comune capofila dell’Ambito Sociale Distrettuale n. 4 Peligno e il Comune di Castel di Sangro, in qualità di Comune capofila dell’Ambito Sociale Distrettuale n. 6 Sangrino, rendono noto l’avvio del Progetto Wake up lavoro 2, avendo ottenuto un finanziamento pubblico regionale della somma di €. 1.291.666,67. Partner di progetto saranno: l’ ASL 1 Abruzzo, l’ANFASS Sulmona, il Consorzio PMI Alto Sangro, la Cooperativa Horizon Service, la Cooperativa Nuovi Orizzonti Sociali, la SGI Soc. Coop. Impresa Sociale Srl e la Sintab Srl.

In data odierna è stato pubblicato il relativo Avviso per l’avvio del Progetto.

Con il progetto presentato ed approvato, l’ECAD Peligno e l’ECAD Sangrino, di concerto con i partner sopra indicati, hanno l’obiettivo di incrementare l’occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro delle persone più vulnerabili, consolidare e rafforzare le competenze metacognitive, ridurre il rischio di emarginazione e di esclusione sociale dei soggetti svantaggiati, migliorare il sistema di integrazione sociale e sanitario degli utenti. I riferimenti normativi concernono quei soggetti in condizione di svantaggio ai sensi della Legge 104/92 art. 3 e della L. 38171991 art. 4, cioè persone con disabilità, invalidi civili, psichici e sensoriali, ma il progetto è esteso anche a cittadini di paesi terzi ed altri soggetti fragili comunque indicati nell’avviso pubblicato che riporta tutti i presupposti necessari affinché si possa accedere ai benefici predisposti.

Quali Assessori alle politiche sociali del Comune di Sulmona e del Comune di Castel di Sangro, Paola Fiorino e Raffaella Dell’Erede, esprimono grande soddisfazione per il risultato fin qui raggiunto, ritenendo che il finanziamento ottenuto possa considerarsi, anche per la sua entità, un passo importante per il notevole aiuto che consente di fornire alle persone disagiate e alle famiglie coinvolte. Si tratta di quel sostegno che le Istituzioni non possono e non devono far mancare, con l’obiettivo di un effettivo beneficio per le persone più fragili e in un’ottica di proficua collaborazione territoriale.

L’articolazione dei rispettivi piani sociali, complessa e articolata in una rinnovata e implementata offerta di servizi territoriali, conferma, d’altra parte, una volontà riconoscibile per entrambe le amministrazioni e volta al rafforzamento dei servizi; manifesta, inoltre, il grande lavoro svolto dal personale addetto negli Uffici degli Enti coinvolti verso un’unica direzione e cioè quella del raggiungimento di risultati soddisfacenti per persone bisognose di sostegno, alle quali non può omettersi di fornire risposte efficaci e concrete.

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