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Turismo enogastronomico e aree interne

Vanna Andreola: " Occorre riscoprire quello che è l'apporto che può dare l'enogastronomia al turismo: abbiamo già cercato di farlo in passato con il Marchio Europeo dei Ristoranti Tipici, l'unico in Europa, purtroppo è rimasto lettera morta"

“Nella nostra regione, che tanto ha da offrire dalla costa alle aree interne, ci sono molte soluzioni concrete da adottare per diversificare l’offerta turistica puntando soprattutto alla destagionalizzazione. E tra le prime cose da fare, occorre in particolar modo riscoprire quello che è l’apporto che può dare l’enogastronomia al turismo: abbiamo già cercato di farlo in passato con il Marchio Europeo dei Ristoranti Tipici, l’unico in Europa, purtroppo è rimasto lettera morta”.

Così Vanna Andreola, storico dirigente della Regione Abruzzo, candidata nella circoscrizione dell’Aquila nella lista Abruzzo Progressista e Solidale alle elezioni regionali del 10 marzo, a sostegno del candidato del centrosinistra Luciano D’Amico.

“Nel lontano 2017 – spiega Andreola – ho portato avanti il progetto nel ruolo tecnico di dirigente delle Politiche europee della Regione Abruzzo, insieme all’allora assessore Lorenzo Berardinetti e ad un gruppo di ristoratori illuminati. Abbiamo inventato così il Marchio Europeo dei Ristoranti Tipici. La legge è stata approvata a gennaio del 2018 e prevedeva una serie di step per essere messa sul tavolo fino ad arrivare alla concessione del Marchio a tutti quei ristoranti che nel mondo utilizzavano quelle che erano le caratteristiche tecniche previste nella legge stessa”.

“Tengo a precisare che si tratta dell’unico Marchio che esiste in Europa, non ce ne sono stati altri – sottolinea Andreola – Eppure siamo stati così inefficienti dal punto di vista politico, che non abbiamo utilizzato questo volano di marketing, ma anche di occupazione, di lavoro per tanti giovani che si stanno avvicinando a questo settore. Potevamo farlo partire e invece nessuno si è preoccupato di verificare le domande. C’erano ristoratori di primissimo livello, dai locali stellati alla trattoria a chilometro zero, che utilizzavano prodotti tipicamente abruzzesi che potevano diventare un volano anche di attrattività turistica”.

Bisogna necessariamente riattivare questo percorso virtuoso, costruito su basi concrete per lo sviluppo turistico ed enogastronomico di una regione ricca di opportunità mai realmente utilizzate. Lo faremo da subito, una volta eletti, con il sostegno della grande squadra guidata da Luciano D’Amico”, conclude Andreola.

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Redazione IMN