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Ciclismo, la Tirreno Adriatico torna in Abruzzo

Arrivo in salita a Prati di Tivo

Ciclismo, la Tirreno Adriatico torna in Abruzzo

Il grande ciclismo torna in Abruzzo con la 56esima edizione della Tirreno Adriatico. Otto anni dopo l’ultima volta, la Corsa dei due mari farà tappa a Prati di Tivo, nel Teramano, per quella che può essere considerata la tappa regina dell’edizione 2021.

La frazione è prevista sabato 13 marzo. Tappa breve ma intensa (148 km con partenza da Terni). La prima ascesa di giornata è Forca di Arrone, che porterà la corsa nella piana reatina. Seguirà l’attraversamento di Rieti per affrontare poi la Sella di Corno seguita dalla lunga discesa verso l’Aquilano. Si affronterà quindi la salita al Passo Capannelle. La discesa successiva, di quasi 30 km, è caratterizzata da molte curve e due lunghe e ben illuminate gallerie. La salita finale verso la stazione sciistica conta 22 tornanti ed è lunga 14.5 km. Pendenza media al 7% con punte fino al 12%.

Prati di Tivo è stata protagonista alla Tirreno anche nel 2012 e 2013, quando a trionfare furono Vincenzo Nibali e Chris Froome (poi vincitore del Tour de France).

La prima frazione della Tirreno Adriatico, che partirà e si concluderà a Lido di Camaiore dopo 156 km, sarà adatta alle ruote veloci del gruppo anche se ci sarà il Monte Pitoro da scalare tre volte nelle fasi iniziali di corsa. Il giorno seguente, da Camaiore a Chiusdino km 226, ci sarà una seconda tappa lunga, mossa e articolata specialmente nella seconda parte con un arrivo adatto ai finisseur. La terza frazione da Monticiano a Gualdo Tadino di 189 km risulta ondulata nella prima parte e pianeggiante nella seconda anche se un arrivo in volata non è scontato visto che il rettilineo finale è in leggera salita con pendenze intorno al 4%.

Dopo Prati di Tivo la corsa affronterà la “Tappa dei Muri” da Castellalto a Castelfidardo (205 km). Dopo il via si percorrono circa 100 km su strade ampie e rettilinee (prevalentemente lungo la costa) per raggiungere Castelfidardo dove, dopo un primo passaggio attraverso la Selva della Battaglia si entra nel circuito di 23 km circa da ripetere 4 volte. Il circuito è caratterizzato da un susseguirsi di muri e discese con un solo breve tratto pianeggiante, circa a metà. Il primo muro (dove ogni passaggio è classificato GPM) presenta per lunghi tratti nel finale pendenze attorno al 18%. Ultimi chilometri con diversi saliscendi con pendenze a salire anche in doppia cifra dopo San Rocchetto. Ultimo chilometro articolato nell’abitato di Castelfidardo sempre in marcata salita.

La Castelraimondo – Lido di Fermo (169 km) sarà l’ultima chiamata per i velocisti prima della cronometro di chiusura a San Benedetto del Tronto. Cronometro individuale di 11.1 km con percorso nuovo rispetto agli ultimi anni. Partenza dallo Stadio delle Palme e passaggio sotto la ferrovia per portarsi sulle strade del percorso classico, ma con direzione opposta. Si scende verso Porto d’Ascoli per poi giungere in Piazza Salvo d’Acquisto e con un giro di boa risalire il lungomare verso nord. Dopo il porto si risale ancora verso Grottammare per girare attorno al vecchio stadio e dirigersi a sud per raggiungere l’arrivo.

Stefano Allocchio, Direttore di Corsa di RCS Sport, ha dichiarato: “Abbiamo costruito un percorso sulla falsa riga di quello dello scorso anno con tappe adatte alle caratteristiche di ogni corridore. Crediamo che questa formula sia vincente perché ci permette di mostrare al mondo, oltre ad uno spettacolo sportivo di altissimo livello, anche territori unici con scenari che cambiano e vanno dalle località di mare a quelle dell’entroterra fino a quelle di montagna.
Un ringraziamento particolare va a tutte le istituzioni coinvolte che, anche in un periodo così complicato, si sono adoperate per far si che la Tirreno-Adriatico si possa svolgere regolarmente e in tutta sicurezza”.

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