Anche in Abruzzo, come nel resto dโItalia, sono prorogati i permessi di soggiorno per lavoro stagionale in scadenza al fine di evitare agli stranieri di dover rientrare nel proprio Paese proprio con lโinizio della stagione di raccolta nelle campagne. Lo rende noto Coldiretti che, a livello nazionale, aveva chiesto urgentemente il provvedimento per sopperire alla mancanza di manodopera stagionale in agricoltura e non pregiudicare le fornitura di generi alimentari a negozi e supermercati. โLa proroga secondo la circolare del Ministero degli Interni – spiega Coldiretti Abruzzo – dura fino al 15 giugno e riguarda i permessi di soggiorno in scadenza dal 31 gennaio al 15 aprile ai sensi dellโarticolo 103 comma 2 del D.L. 18โ.
โIn Abruzzo lโesigenza della proroga era particolarmente sentita nella zona del Fucino che vive principalmente di orticoltura โ spiega Angelo Giommo, presidente di Coldiretti LโAquila – in questi giorni gli agricoltori stanno provvedendo al trapianto di ortaggi quali finocchi, radicchio e insalate varie, tra qualche settimana si semineranno le patate, mentre nel mese di maggio inizieranno i primi raccolti di ortaggi. Tutte operazioni che vengono tradizionalmente fatte con lโausilio di manodopera straniera โ aggiunge Giommo โ basti pensare che nella Marsica ci sono moltissime comunitร di marocchini, macedoni ed albanesi ma non mancano rumeni e pakistani. Si tratta di lavoratori che permettono di poter soddisfare le esigenze di manodopera di un territorio tra i piรน importanti in Italia per la produzione di ortaggi che, oggi piรน che mai, ha bisogno di essere sostenuto per salvare la produzione dopo la chiusura delle frontiereโ.
โEโ ora necessaria peroโ โ sottolinea la Coldiretti Abruzzo – una radicale semplificazione del voucher โagricoloโ che possa consentire soprattutto da parte di cassaintegrati e studenti italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, universitร attivitร economiche ed aziende sono chiuse e molti lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare una occasione di integrazione del reddito proprio nelle attivitร di raccolta nelle campagne. I voucher erano stati introdotti per la prima volta in via sperimentale nel 2008 proprio in agricoltura con la vendemmia per le peculiaritร dellโofferta di lavoro nelle campagne. Nel corso degli anni successivi quello dei campi โ sottolinea la Coldiretti โ รจ stata lโunico settore rimasto legato allโoriginaria disciplina โsperimentaleโ con tutte le iniziali limitazioni (solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito) e gli accresciuti appesantimenti burocratici che ne hanno limitato lโutilizzo e per questo ora in una situazione di emergenza vanno eliminati. Il momento attuale โ conclude la Coldiretti โ rende necessaria una radicale semplificazione per favorire la diffusione di uno strumento con importanti effetti sullโeconomia e il lavoro e che si era dimostrato valido nel favorire lโoccupazione e lโemersione del sommerso.