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Giornate Fai in Abruzzo: alla riscoperta della primavera

Tappa a Città Sant'Angelo, in Provincia di Pescara. La mission Fai? Accompagnare le persone a riscoprire la bellezza che le circonda e che spesso passa inosservata o, nel peggiore dei casi, viene dimenticata e deturpata.

La Delegazione FAI Pescara e il Gruppo FAI Giovani di Pescara vi aspettano a Città Sant’Angelo, uno dei borghi più belli e affascinanti d’Italia. Con il supporto degli Apprendisti Ciceroni, studenti dell’Istituto B. Spaventa di Città Sant’Angelo, le volontarie e i volontari del FAI vi accompagneranno in un percorso alla scoperta di dimore storiche, chiese, torri e cortili, dalle Chiesa di Sant’Agostino alla Torre dell’orologio, dal Museo di arte contemporanea al Chiostro di San Francesco, dalla Chiesa di San Salvatore alla Strada del Ghetto.

Imperdibili le visite esclusive che consentiranno, solo su prenotazione, agli iscritti FAI di scoprire i tesori nascosti di Città Sant’Angelo: gli affreschi nel sottotetto della Collegiata di San Michele Arcangelo, Palazzo Crognale e la Chiesa di Santa Chiara con la Ruota degli esposti.

“Giunte alla trentesima edizione, le Giornate Fai di Primavera rappresentano un evento nazionale di grande valore sociale e attrattiva culturale – afferma Rosaria Chicchirichi Morra, Vice Presidente FAI Abruzzo e Molise –, una festa di piazza che non ha perduto il suo spirito originario: accompagnare le persone a scoprire e riscoprire la bellezza che li circonda e che spesso passa inosservata o, nel peggiore dei casi, viene dimenticata e deturpata”.

Le “trenta primavere” delle Giornate FAI sono un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa. Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, è ancora più importante concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile. I monumenti, il paesaggio, le opere d’arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità. Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino, impegnandosi, sin da ora, a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.

Chi parteciperà alle Giornate FAI potrà offrire un contributo per sostenere la Fondazione.

Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro e la donazione online su www.giornatefai.it consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita; chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con l’iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell’evento.

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