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Ad Avezzano mercati sospesi di sabato e mercoledì

Decisione maturata a seguito della forte ondata di contagi. L'amministrazione: "In città una situazione già precaria. Scongiurare tutte le occasioni di assembramento".

Avezzano, i civici intervengono sul mercato

A fronte dell’aumento dei contagi da Covid-19 nel territorio marsicano e dello stato di forte emergenza in cui versa l’ospedale San Filippo e Nicola, il Comune di Avezzano ha deciso la sospensione temporanea dei mercati settimanali (Sabato e Mercoledì).

La prima motivazione è “la difficoltà a contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, con particolare riferimento al divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico e l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale, dato che il mercato cittadino determina lo spostamento extraterritoriale degli stessi operatori economici, costituendo grave pregiudizio per il rispetto delle norme”, si legge nella nota diramata dallAmministrazione comunale. la sospensione è prevista per le giornate di Sabato 14 e Mercoledì 18 Novembre.

La misura è stata necessaria anche alla luce dei pareri sanitari, che scongiurano il mantenimento di situazioni ad alto potenziale di contagio, che potrebbero aggravare la già precaria situazione in atto nel Comune di Avezzano ed è stata adottata anche alla luce del parere degli uffici competenti.

Non si ritiene possibile garantire il mantenimento delle distanze di sicurezza e la vigilanza sul divieto di assembramento e assicurare servizi igienici a frequentatori e ambulanti, vista la chiusura dei bar circostanti e l’inopportunità di istallare bagni chimici che contrastano con le norme sull’igienizzazione e sanificazione degli ambienti.

Si aggiunge inoltre che il divieto di uscita dei cittadini dal proprio Comune di residenza determinerà forti contrazioni di affluenza, anche con inevitabili ripercussioni sulle possibilità di guadagno degli stessi ambulanti.

L’amministrazione comunale – afferma l’Assessore al Commercio Pierluigi Di Stefano – è vicina alla categoria dei venditori ambulanti, già penalizzati oltremisura dalla crisi sanitaria – siamo convinti che questa misura di restrizione possa essere compresa dagli operatori e dalle categorie che li rappresentano, con le quali abbiamo instaurato un proficuo dialogo che, sono certo, creerà in futuro le basi per sviluppare strategie volte a potenziare ulteriormente i mercati cittadini e a offrire loro nuove opportunità.

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