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Colledara fuori dalle agevolazioni delle zone del cratere sismico: il sindaco Tiberii non ci sta

«Sin dalle prime ore dall’evento, prima come persone e poi come amministratori – sottolinea Tiberii – abbiamo gestito le criticità e i 129 sfollati. Al momento sono presenti tre zone rosse, una scuola è inagibile, 12 chiese danneggiate e inagibili, tutti i cimiteri chiusi, anche il campo sportivo comunale è chiuso e alcune strade sono state interdette al traffico. Le istituzioni sono state costantemente aggiornate dei danni e dei numeri, si pensi solo che le famiglie senza casa sono maggiori rispetto al 2009. Adesso ci aspettiamo che anche i nostri politici facciano qualcosa perché non si può sostenere, in questo momento di difficoltà economica della popolazione e delle piccole amministrazioni comunali, che le agevolazioni derivanti dall’inserimento nel cratere sismico siano ininfluenti. Per un comune come il mio, poter spendere 150.000 euro bloccati dal famoso patto di stabilità significa dare numerose risposte agli innumerevoli problemi presenti nel territorio. Poter assumere personale, implica fornire un miglior servizio ad un cittadino, accelerare il processo di ricostruzione, assistere meglio la popolazione coinvolta in questa tragedia».

«Se si vuole aiutare veramente le nostre zone per evitare uno spopolamento irreversibile – aggiunge il sindaco – è necessario, come fatto per altri comuni del teramano, che chi di dovere faccia e metta in atto tutto il possibile per portare a casa il miglior risultato. In 27 mesi da amministratore scopro con molto stupore che Colledara è il paese più ‘ricco’ di tutta la zona Montana della provincia di Teramo, perché non ha i parametri per essere inserito nelle aree interne e che addirittura dal 30 ottobre 2016 è diventato ‘antisismico’».

«Cratere o non cratere, sisma o non sisma, da oggi torneremo ad operare, come prima e più di prima, per lo sviluppo del nostro territorio. Non ci fermeremo e se necessario faremo ricorso al sistema giudiziario. Confidiamo nella collaborazione delle istituzioni coinvolte affinché il nostro non diventi il Comune del No-Terremoto. Il presidente della Regione ci ha garantito che in settimana tornerà nelle nostre zone e speriamo che questi giorni siano utili per ripensare alle scelte fatte, analizzare meglio le reali condizioni dei nostri territori, per evitare alla mia popolazione di essere ‘cittadini teramani di serie B’», commenta infine il sindaco Manuele Tiberii.

 

Fonte: AGI

 

Foto di: www.paesiteramani.it

 

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