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Coronavirus, ancora prematuro calcolare impatto scuola

Secondo il report pubblicato sul sito del Ministero della Salute, il mantenimento di misure severe permette un impatto del virus più contenuto. Età media stabile a 41 anni. Casi comunque in aumento per l'ottava settimana di fila.

Coronavirus

Il numero di casi di COVID-19 e di ricoveri, su scala nazionale, continua ad aumentare.

Questo significa che occorre mantenere una linea di massima prudenza. Sul portale del Ministero della Salute, è disponibile il nuovo report sull’andamento della curva del contagio da Coronavirus. Si analizzano, cioè, i dati relativi al periodo che va dal 14 al 20 settembre 2020.

Si conferma, in base ai dati raccolti, un aumento di nuovi casi segnalati in Italia per l’ottava settimana consecutiva. Nelle ultime tre settimane si era osservato un incremento della età mediana dei casi notificati, invece questa settimana l’età mediana è stabile a 41 anni.

A livello nazionale, perciò, si osserva un lento e progressivo peggioramento dell’epidemia di SARS-CoV-2 da otto settimane: ciò si riflette in un maggiore carico sui servizi sanitari. Questo andamento, sebbene rifletta un trend comune a molti paesi europei, in Italia è per ora più contenuto.

Non è possibile ancora valutare l’impatto che l’apertura delle scuole avrà sull’andamento dell’epidemia. Si ritiene che questo aspetto sarà valutabile a partire dalle prossime 2-­3 settimane. La riapertura delle scuole rimane uno degli elementi da monitorare attentamente.

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