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Fiume Liri, Lancia: «La situazione non sembrerebbe allarmante, ma..»

Il primo cittadino di San Vincenzo Valle Roveto: «È stato importante l’incontro di oggi per capire in che modo viene monitorata la situazione e quanto non è sufficiente rispetto all’effettivo bisogno».

Fiume Liri, Lancia: «La situazione non sembrerebbe allarmante, ma..»

«Il risultato della riunione mi soddisfa molto», esordisce il sindaco di San Vincenzo Valle Roveto, Giulio Lancia, a margine dell’incontro che si è da poco concluso sulla questione del Fiume Liri.

Un tavolo tecnico, tenutosi oggi nella sala consiliare del comune di San Vincenzo Valle Roveto, attorno al quale erano state convocate tutte le imprese e le società coinvolte nella questione del Liri.

Tanti gli Enti sovracomunali che hanno partecipato, dalle società che hanno iniziative ecologiche sul territorio alle società della pesca, dalla Burgo al Cam, dalle società ambientali regionali e provinciali alla Asl.

«Dal tavolo che è stato riunito oggi, con lo stato di esame che si fa adesso del fiume, sul monitoraggio che esercita anche l’Arta e che è possibile fare con le due stazioni che ci sono di rilievo e di esame, emergerebbe una situazione non così allarmante.

Si è reso evidente che gli esami fatti fino ad ora non sono sufficienti a rilevare una situazione che invece, le associazioni, hanno animatamente messo in campo. Ci sono stati infatti, nel corso dell’incontro, dei momenti di confronto forte tra le associazioni in difesa del Liri e i vari Enti che sovraintendono alla tutela dell’ambiente.

Se il sistema di rilevamento è quello che esiste adesso, è evidente che vi sono determinati risultati, che non sono assolutamente sufficienti rispetto a quello che occorrerebbe mettere in campo», sottolinea Lancia.

Durante la riunione c’è stato l’intervento del CAM che ha fatto presente che, i loro impianti, sono a norma per quel che riguarda i parametri che occorrono.

«È pur vero però che, come tutti sappiamo, i depuratori versano in una situazione che non costituisce l’optimum», così precisa il primo cittadino di San Vincenzo Valle Roveto.

Il quale inoltre ha voluto far emergere nella riunione alcuni aspetti.

«Occorre, da un lato, mettere in campo un monitoraggio più serio, per capire se effettivamente, ciò che si vede, è veramente preoccupante e non è solamente suffragato dai pochi elementi di cui oggi disponiamo.

Dall’altro lato, far sì che ci sia un controllo sul territorio e sugli sversamenti più accentuato e più commisurato a quello che serve.

Fiume Liri, Lancia: «La situazione non sembrerebbe allarmante, ma..»Credo sia inoltre necessario che i territori comunali si rendano conto di quali siano gli sversamenti che non sono sotto controllo e capiscano la struttura degli impianti di depurazione. Bisogna poi anche controllare il consorzio di bonifica».

«Per quanto riguarda la Cartiera Burgo, alimentata dalle acque del Fucino che, attraverso l’Emissario Torlonia, confluiscono nel Liri, relativamente ad una procedura nella quale era stava coinvolta nel 2017, attraverso investimenti importanti, ha ricondotto tutta la propria attività al rispetto della normativa, alla quale non aveva adempiuto in passato. Si è parlato di questioni connesse alla tipologia di terreno, della grigliatura che ha all’interno delle proprie vasche, ha dato un programma di smaltimento dei fanghi».

Alla fine della discussione, il sindaco Lancia ha preso l’impegno che, con gli altri sindaci, attraverso l’associazione del contratto di Fiume, andrà all’assessorato regionale per capire cosa occorre mettere in campo in più rispetto a ciò che si sta facendo adesso.

Fiume Liri, Lancia: «La situazione non sembrerebbe allarmante, ma..»«Una volta fatto ciò e nel tempo in cui sarà possibile fare rilievi attendibili e più diffusi, occorre vedere con la Regione come è possibile intervenire.

È stato importante l’incontro di oggi per capire in che modo viene monitorata la situazione e quanto non è sufficiente rispetto all’effettivo bisogno», ha concluso.

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