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Settimana di fuoco per gli operai del Cam

Tre guasti causati da un fulmine

Settimana di fuoco per gli operai del Consorzio Acquedottistico Marsicano tre guasti in un giorno, tutto a causa di un fulmine. E’ quanto accaduto durante la settimana scorsa quando un temporale ha colpito due cabine di trasformazione del consorzio bruciando tutti i quadri elettrici e le pompe ad immersione
agganciate. Tre guasti che avevano paralizzato la zona Nord di Avezzano (Scalzagallo), il Comune di San Benedetto dei Marsi e il Comune di Ortucchio. In particolar modo la forte attività elettrica del maltempo ha interrotto le primarie linee della media tensione a servizio delle opere di presa “Pozzo Vallone per Ortucchio” e “Pozzo Rupe Lupara per San Benedetto dei Marsi”, provocando guasti a cascata anche sui quadri di avviamento. Un guasto incalcolabile, che ha messo in campo più di 20 tecnici interni ed esterni e l’attivazione di due gru per l’estrazione delle pompe immerse bruciate. La prima grù disponibile è arrivata dalla “Val di Sangro” in provincia di Chieti, e l’altra da Pereto, in marsica non c’erano gru disponibili a norma di sicurezza. Atteso l’arrivo della grù, in un viaggio di trasporto eccezionale, i tecnici hanno lavorato 24 ore di seguito con turnazioni regolari senza un attimo di respiro, per estrarre le due elettropompe immerse a più di cento metri di profondità; è stata aggravata tutta l’operazione da ulteriori guasti ed imprevisti che ci sono stati durante le manovre di estrazione, che hanno rovinato componenti elettrici importanti. Una volta completata l’operazione di estrazione e adagiamento delle nuove pompe, ci sono voluti altri tempi tecnici per effettuare lo spurgo e per disinfettare tutta la condotta, per poi ricaricare l’impianto in pressione.
“Sostituire una pompa profonda più di 100 metri non è uno scherzo – dichiara un tecnico del CAM -, lì si rischia la vita, basta una leggerezza e sei finito. Noi siamo a contatto con due mostri, la corrente ad alta tensione e l’Acqua, non c’è da scherzare. I tempi purtroppo sono lunghi – continua l’operaio – perché abbiamo un protocollo di sicurezza sul lavoro da seguire, io ho due figli a casa che mi aspettano tutti i giorni”.

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Redazione IMN