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Univaq, nasce la scuola di specializzazione in “𝗖𝘂𝗿𝗲 𝗣𝗮𝗹𝗹𝗶𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲”

Sarà l’unica in Abruzzo e una delle 17 in Italia. Marinangeli: "Siamo l’unica realtà in Italia in cui un Hospice è gestito dall’Università, secondo un modello di integrazione ospedaliero-universitario assolutamente virtuoso".

Nasce all’interno dell’Università dell’Aquila la scuola di specializzazione in Medicina e Cure Palliative.

La nascita della scuola è la conclusione di un lavoro iniziato nel 2013 a seguito dell’istituzione dell’Hospice “Casa Margherita”, all’interno della residenza assistenziale/centro servizi anziani Ex Onpi, all’Aquila.

“La scuola nasce a seguito di un’approfondita valutazione e selezione del ministero dell’Università e della Ricerca, che tiene conto dell’adeguatezza delle strutture e dei numeri di attività. Nel nostro caso, la valenza della scuola è regionale, cioè a dire che la rete formativa comprende tutti e sei gli Hospices abruzzesi” afferma il Professor 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗼 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗻𝗮𝗻𝗴𝗲𝗹𝗶, direttore dell’Unità operativa di Anestesia, Rianimazione, Terapia del Dolore e Cure Palliative dell’ospedale San Salvatore.

A distanza di nove anni, e dopo un lungo percorso, è arrivato un importantissimo riconoscimento al lavoro svolto dall’Unità operativa di Anestesia, Rianimazione, Terapia del Dolore e Cure Palliative dell’ospedale San Salvatore, con la nascita proprio di questa scuola di specializzazione.

Per i non addetti ai lavori, l’Hospice è la struttura di riferimento delle cure palliative.
Si tratta di un reparto dedicato all’assistenza di malati inguaribili, che rappresenta l’anello di congiunzione fra l’ospedale e il territorio in un ambiente più possibile simile a quello familiare.

Il paziente, insieme ai familiari, viene assistito in un sereno percorso di cura e di accompagnamento al fine vita, grazie a un’accurata gestione di tutti i sintomi connessi alle patologie di base e al sollievo dal dolore totale, fisico ed emotivo, che affligge il malato inguaribile.

Nella Asl 1 sono operative due strutture di tal genere, quella dell’Aquila e quella di Pescina, che ospitano circa 300 pazienti l’anno.

In Abruzzo sono attivi, in totale, sei hospices: oltre ai due della provincia dell’Aquila, ce ne sono altri due in provincia di Chieti, uno a Pescara e uno a Teramo.

Agli hospices sono collegate le cure domiciliari, garantite da una rete a cui afferiscono anche i distretti sanitari di base e i medici di medicina generale. L’apertura della scuola di specializzazione di “Medicina e Cure Palliative” dell’Ateneo aquilano, va di fatto a dare un futuro a questa importantissima area della sanità, e un supporto indiscutibile ai disagi di famiglie e pazienti in uno dei momenti più difficili da affrontare nel corso della vita.

“È il corollario di un durissimo lavoro” afferma il Prof. Marinangeli “fatto di tanti sacrifici ma anche di tante soddisfazioni. Nel 2015 l’Hospice Casa Margherita dell’’Aquila risultava vincitrice del prestigioso premio nazionale “Mario Luzi”, per la “nascita di una nuova coscienza civile” dopo il sisma del 2009. Oggi, con l’istituzione della scuola di specializzazione, una delle 17 nate in Italia (prima questa scuola non esisteva) e unica in Abruzzo, si è dimostrato quanto sia importante la sinergia tra Asl e Università per la realizzazione di progetti innovativi a servizio della comunità, che non solo rappresentano la base essenziale per offrire una buona sanità, ma anche un fondamentale volano di sviluppo. Non è casuale, infatti, che proprio dalla nostra rete di cure palliative e terapia del dolore sono nati, già prima della pandemia, progetti come quello di telemedicina, base essenziale per i nuovi modelli di sanità del territorio”.

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