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Criticità legate alla pandemia CC Lanciano e carceri abruzzesi

Il punto dei sindacati

“In questi giorni abbiamo incontrato in urgenza dapprima il Provveditore Regionale, Dott. Carmelo Cantone, e di seguito i vertici della sanità abruzzese che si occupano di covid in carcere – rispettivamente il 24/12/2020 ed il 28/12/2020 – per portare l’attenzione sul focolaio covid del carcere di lanciano ai massimi livelli”. Lo scrivno in una nota Le segreterie di SAPPE, OSAPP, UILPA P.P., USPP FNS, CISL e FP CGIL.
“Dal provveditore abbiamo avuto promesse e rassicurazioni che non sembra siano state rispettate, visto che nell’istituto frentano, tristemente a corto di personale, non è arrivato nessun rinforzo, non c’è stata nessuna misura deflattiva circa la rpesenza di detenuti e non è stato ridotto il carico di lavoro come promesso.
Dalla sanità penitenziaria abbiamo avuto rassicurazioni circa la gestione dei detenuti positivi e sul fatto che almeno dal punto di vista strettamente sanitario la situazione è al momento stabile.

Quello che desta invece forte preoccupazione, almeno a queste OO.SS., è la totale assenza di prevenzione per i lavoratori della Polizia Penitenziaria, a Lanciano ma anche nella maggior parte degli istituti abruzzesi; infatti nonostante i protocolli per la gestione del rischio contagio siano stati redatti ed aggiornati a livello nazionale e regionale vediamo che a livello locale diversi dirigenti non hanno fatto la loro parte.

Infatti il compito di garantire la prevenzione anche formando il lavoratore con corsi specifici, ad esempio sul corretto utilizzo dei DPI, ma anche sui corretti comportamenti da tenere sui luoghi di lavoro è demandato al datore di lavoro, in questo caso al direttore dell’istituto ed al medico competente.
Purtroppo, pur non volendo fare la caccia alle streghe , sappiamo per certo che nel carcere di Lanciano, ed in qualche altro istituto, ciò non è stato fatto….
Quindi abbiamo assistito inermi all’invio di personale non formato e con DPI utilizzati male a prestare servizio nei reparti covid degli ospedali abruzzesi, laddove vi erano detenuti ricoverati, e nelle sezioni detentive, riadattate a sezioni covid, nel carcere di Lanciano.

Oggi stesso chiederemo l’intervento dei vertici del dipartimento dell’amministrazione pentienziaria per denunciare l’accaduto, per sollecitare i necessari provvedimenti e per chiedere gli indispensabili riforzi”.

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