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Speranza: “Primissimi segnali rallentamento contagi”

Il ministro della Salute: "Le misure che abbiamo adottato nelle ultime settimane ci hanno consentito di poter verificare qualche primissimo segnale di rallentamento del contagio"

“Le misure che abbiamo adottato nelle ultime settimane ci hanno consentito di poter verificare qualche primissimo segnale di rallentamento del contagio”. Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo a una domanda in conferenza stampa con il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

“Anche nei dati di oggi – ha evidenziato – l’Istituto superiore di sanità segnala un Rt a 1.08, la scorsa settimana era a 1.16. Erano 6 settimane che l’Rt era in una fase di crescita e per la prima volta c’è un elemento di decrescita. La stessa cosa vale per il tasso di incidenza: in una settimana, su 100mila abitanti, è sceso sotto i 250 casi. Questo significa che c’è ancora una situazione delicata, che va seguita con la massima attenzione, ma ci possiamo consentire, in un quadro che resta molto prudenziale, una scelta” sulla scuola “che vuole dare un segnale molto rilevante”.

Una norma – scrive Adnkronos – per valutare l’obbligo di vaccinazione anti-Covid per i sanitari è “al vaglio. Però bisogna anche riconoscere che l’adesione del personale sanitario è stata straordinariamente rilevante. Noi interverremo su una quota che è molto residuale, e credo che questo vada riconosciuto” ha detto il ministro della Salute, rispondendo a una domanda in conferenza stampa.

“Tutti gli operatori sanitari hanno svolto un lavoro straordinario e hanno dato anche un esempio positivo – ha sottolineato il ministro – C’è un pezzetto, molto minimale, che ora stiamo provando anche a formalizzare sul piano quantitativo, e su questo stiamo valutando l’intervento con una norma”.

“Ma la stragrande maggioranza dei nostri medici e dei nostri infermieri – ha ribadito Speranza – in maniera del tutto volontaria ha risposto positivamente, dando anche il buon esempio rispetto all’obiettivo della vaccinazione”.

Quanto al vaccino Sputnik, “per noi è indispensabile che le agenzie regolatorie possano garantire che un vaccino messo in commercio è efficace e sicuro al di là della nazionalità degli scienziati che hanno lavorato a questo vaccino. Quindi, aspettiamo che l’Ema svolga il suo processo autorizzatorio e poi che anche l’Aifa faccia la stessa cosa”.

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