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Stagione iniziata per i comprensori sciistici

Il comprensorio dell'Alto Sangro registra boom di presenze, bilancio del weekend positivo anche per gli impianti di Passolanciano-Maielletta ma la stagione è comunque a rischio: "La Regione aveva stanziato 20 mln per opere sostanziali"

Bilancio positivo per gli impianti sciistici abruzzesi, da Roccaraso a Passolanciano – Maielletta.

La stagione è ufficialmente iniziata e nel weekend è andato in scena il primo vero boom invernale. Migliaia di turisti si sono riversati nel comprensorio dell’Alto Sangro. Il boom di presenze, come confermano gli operatori del settore, si è visto a Roccaraso dove in 30mila hanno passato il fine settimana sugli impianti, inaugurando di fatto la stagione della neve.

“Alle casse si sono sviluppate anche momentanee e lunghe file, specie nelle ore centrali della mattina, ma prevalentemente dovute al fatto che Roccaraso è l’impianto che ad oggi nel centro Italia presenta il miglior innevamento e il maggior numero di piste aperte”, spiegano gli imprenditori del comparto. Ad inizio settimana sul comprensorio dell’Alto Sangro sono caduti circa 40 centimetri di neve fresca. Da quel giorno gli operatori degli impianti hanno iniziato a lavorare al meglio le piste. Il più alto numero di turisti e visitatori ha fatto scattare anche il rafforzamento dei controlli.

Inaugurata la stagione sciistica anche sugli impianti di Passolanciano-Maielletta, comprensorio diviso tra due province, Chieti e Pescara, che sabato ha aperto piste ed impianti ma che già in questi giorni rischia di chiudere i battenti, salvo abbondanti nevicate.

“Abbiamo avuto un’ottima affluenza, con circa 1200 primi ingressi tra Passolanciano e Maielletta. In tutto 2500/3000 persone, tra sciatori e altri visitatori. Abbiamo aperto tutte e 4 le piste ma purtroppo già oggi ne abbiamo dovuto chiudere una. Tra domani e dopodomani chiuderemo le altre, a causa della mancanza di neve e soprattutto dell’assenza dell’impianto di innevamento artificiale, per il quale erano stati stanziati milioni di euro dalla Regione, ma dell’impianto ancora niente. Dire che siamo molto arrabbiati è riduttivo”, spiega Fabrizio Di Muzio della società Panorama Park, proprietario e gestore degli impianti di Passolanciano, che partono dai 1300 metri circa e raggiungono i 1600, dove, a distanza di circa un chilometro, partono gli impianti di Maielletta, che arrivano oltre i 1900 metri.

“Erano stati stanziati 20 milioni dalla Regione per l’ammodernamento della stazione che prevedeva 2 opere sostanziali: l’impianto di collegamento tra Passolanciano e Maielletta, che avrebbe ampliato del 30% il bacino, e l’impianto di innevamento artificiale, che ci avrebbe permesso di aprire anche a dicembre. Invece siamo rimasti al palo. Dei 20 milioni – precisa di Muzio – circa mezzo milione se ne è andato per i progettisti, per progetti che non verranno realizzati”.

“Stazioni così dimensionate hanno vita breve. Non è più possibile gestirne i costi, che sono più alti di quelli delle Alpi. Buona parte degli impianti del nord sono finanziati dal pubblico anche per la gestione e la manutenzione”, conclude Di Muzio.

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