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Stop superbonus: “Notizia solo dopo le Regionali”

I consiglieri comunali dell'Aquila chiedono risposte: "Meloni e Giorgetti vengano a riferire in Consiglio Comunale"

In queste settimane, abbiamo assistito alla ‘discesa’ in massa di esponenti del Governo arrivati in Abruzzo per la campagna elettorale; abbiamo ascoltato promesse e assunzioni di impegni. Peccato che nessuno, tra Presidente del consiglio e Ministri abbia sentito il bisogno in quei giorni di informare gli abruzzesi delle intenzioni che avevano sul Superbonus, notizia che però è trapelata in queste ore. Ebbene, la volontà del Governo di dare un ulteriore giro di vite agli strumenti dello sconto in fattura e della cessione del credito riguarderebbe anche le norme derogatorie collegate ai lavori di ricostruzione nelle zone colpite da terremoti.
È quanto si legge in una nota dei consiglieri comunali dell’Aquila Stefano Palumbo, Stefano Albano, Alessandro Tomassoni, Emanuela Iorio, Simona Giannangeli, Stefania Pezzopane, Lorenzo Rotellini, Paolo Romano, Elia Serpetti e Massimo Scimia.

È per questa ragione che chiediamo al presidente del Consiglio comunale Roberto Santangelo, approfittando della seduta dell’assise già convocata per il prossimo 8 aprile, di poter aggiungere ai punti già inseriti all’ordine del giorno uno ulteriore riguardante una richiesta di informativa sulla decisione del Governo di cancellare una misura fondamentale, senza la quale i processi di ricostruzione nei crateri 2009 e 2016 rischiano di arenarsi irrimediabilmente. E chiediamo che a fornire tutte le opportune spiegazioni ai tanti cittadini, imprese e tecnici coinvolti, siano direttamente e in prima persona la Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e il Commissario straordinario per la ricostruzione, Guido Castelli, invitati a partecipare.
Ci sembra un atto dovuto, considerato che, fino a qualche giorno fa, l’Abruzzo era al centro dell’agenda del Governo e che si è insistito molto sulla presunta attenzione dell’esecutivo ai problemi dei nostri territori, dentro una filiera di potere che da L’Aquila arriva fino a Palazzo Chigi passando per l’Emiciclo.
Adesso pretendiamo però chiarezza su una misura che, se confermata, rischia di mettere in ginocchio famiglie e a rischio la rinascita dei territori terremotati.
Intanto, annunciamo fin d’ora che depositeremo un ordine del giorno per impegnare le forze politiche di maggioranza e di opposizione ad una mobilitazione contro questo sciagurato e vigliacco provvedimento.
COMUNICATO STAMPA

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