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Al Teatro Regio di Torino un pezzetto di Marsica

Nell'opera "La rondine" di Giacomo Puccini, coreografie di Carmine De Amicis

Nella splendida Torino e nel suo Teatro Regio, in cartellone fino al 26 novembre, c’è l’opera di Giacomo Puccini “La rondine“. L’opera fu scritta da Puccini nel 1913, inizialmente nata come operetta, ma poi trasformata in un’opera vera e propria, vide il suo debutto il 27 marzo 1917 a Montecarlo.

Al Teatro Regio di Torino è stata affidata a Francesco Lanzillotta, maestro grande esperto delle opere del ‘900, l’allestimento invece è del regista Emmanuel Rousseau che la ambienta nel 1973, in omaggio ai 50 anni del Teatro regio.

Un’opera forse meno conosciuta, ma molto bella, l’unica commedia scritta da Puccini, che racconta la storia di Magda, giovane donna che vive la mondanità di Parigi, ma è un’inguaribile romantica che è in cerca dell’amore vero, una sera prende in prestito i vestiti della sua cameriera Lisette e va in un locale, dove conosce Ruggero che viene dalla modesta provincia e subito scatta l’amore, Magda sarà però costretta a nascondere la sua ricchezza e la sua provenienza.

Il cast è davvero importante e interessante:

Magda de Civry soprano Carolina Lopez Moreno
Lisette soprano Marilena Ruta
Ruggero Lastouc tenore Oreste Cosimo
Prunier tenore Marco Ciaponi
Rambaldo Fernandez baritono Vladimir Stoyanov
Périchaud e Rabonnier baritono Matteo Mollica
Gobin e Adolfo tenore Paweł Żak
Crébillon e Un maggiordomo basso Rocco Lia
Yvette e Georgette soprano Amélie Hois
Bianca e Lolette soprano Irina Bogdanova
Suzy e Gabriella mezzosoprano Ksenia Chubunova
Un cantore soprano Caterina Borruso
Un giovine tenore Luigi Della Monica
Fioraie soprani Rita La VecchiaLaura Lanfranchi, Paola Isabella Lopopolo,
Lyudmyla Porvatova
Ragazze soprani e mezzosoprani Eugenia BraynovaLyudmyla Porvatova,
Daniela Valdenassi
Studenti tenori Roberto GuennoLuigi Della MonicaAlejandro Escobar, Matteo Pavlica

Orchestra e Coro Teatro Regio Torino
Nuovo allestimento Teatro Regio Torino

Francesco Lanzillotta direttore d’orchestra
Pierre-Emmanuel Rousseau regia, scene e costumi
Carmine de Amicis coreografia
Gilles Gentner luci
Jean-François Martin assistente alla regia
Guillemine Burin des Roziers assistente alle scene
Ulisse Trabacchin maestro del coro
Mi soffermo sulle coreografie, dove c’è quel pezzetto di Marsica citato nel titolo, Carmine De Amicis, che ha creato una coreografia che ha raccolto applausi a scena aperta, uno spettacolo straordinario, di grande eleganza e provocazione, moderno, fashion se vogliamo, come è lo stile di De Amicis.
Da Luco dei Marsi (AQ) è partito alla volta dell’Inghilterra qualche tempo fa, per inseguire e realizzare i suoi sogni artistici, un concentrato di energia, entusiasmo, grinta, caparbietà, innovazione, lungimiranza, dopo essersi formato presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma, oggi è performer, coreografo internazionale e docente, ha lavorato per le più importanti compagnie sulla scena inglese tra cui Richard Alston Dance Company, Tavaziva Dance, Shobana Jeyasingh Dance, José Agudo, Watkins Dance e Grange Park Opera e Welsh National Opera per citarne alcune.
Il mese scorso era andato in scena al Teatro Carlo Felice di Genova, dove aveva curato regia e coreografia dello spettacolo “A Midsummer Night’s Dream” di Benjamin Britten, poi è volato a Torino, regalandoci quell’orgoglio di veder tornare in patria un’eccellenza, un grande talento che può dare molto alla cultura, alla bellezza e allo spettacolo di questo paese. Seguito ovunque dalla sua famiglia e dai suoi amici, i commenti per la sua coreografia sono stati entusiasmanti.
La speranza è di poterlo vedere presto all’opera nella nostra regione, nel suo Abruzzo e perchè no, nella nostra città, con uno dei suoi magnifici spettacoli, perchè si sa, spesso nessuno è profeta in patria, ma sarebbe bello se Carmine De Amicis fosse quella famosa eccezione che venisse a raccogliere meritatissimi applausi nella sua Marsica.

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