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Caro bollette, in Abruzzo serrata commercianti

Sosta davanti Agenzia Entrate: "Chiudo perché non ho più energie"

Sono 120 i commercianti di Ortona che, per protestare contro il caro bollette, questa mattina dalle 9.30 hanno abbassato le saracinesche e hanno dato vita a un corteo che ha preso le mosse emblematicamente da largo Castello, davanti alla sede dell’Agenzia delle Entrate, fermandosi anche davanti alla cattedrale di San Tommaso dove è stato osservato un minuto di silenzio, poi c’è stato un applauso, prima di proseguire.

“Chiudo perché non ho più energie” lo slogan scritto sullo striscione che ha aperto il corteo, con i manifestanti che hanno portato anche le bollette da pagare per l’energia elettrica e il gas.

“Da tanto tempo non riusciamo più a pagare le bollette – ha detto Franco Musa, organizzatore dell’iniziativa nell’ambito del coordinamento “Il commercio” – le utenze sono diventate impossibili per la loro cifra”.

E a proposito di bollette, c’è chi ha portato una fotocopia di quella dovrà pagare: in un caso oltre 5.000 euro a fronte di 1.400 che pagava in precedenza, e c’è anche chi dovrà pagare 8.600 euro. Il corteo ha attraversato piazza della Repubblica, corso Vittorio Emanuele, porta Caldari dove si è svolto un breve sit-in per concludersi davanti agli uffici in cui ci sono gli sportelli della Zecca, la società che eroga energia elettrica a gran parte della città di Ortona. Nel pomeriggio, intorno alle 18, i commercianti incontreranno i cittadini in piazza del Teatro offrendo loro prodotti dei loro negozi. La serrata proseguirà per tutta la giornata.

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