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Ortona: “Cippo di Poppedia torni a casa”

La proposta: "Come la Gioconda è giusto che stia in Italia, così il cippo funerario della famiglia di Quinto Poppedio Silone è legittimo che stia ad Ortona dei Marsi. Presto un evento nel nostro Comune".

Da Ortona dei Marsi, in qualche modo patria del grande condottiero delle genti italiche, che si batté fino alla fine della sua vita e fino allo stremo per pari diritti ed uguaglianza, arriva la proposta di far rincontrare simbolo e territorio, casa e personaggio, geografia e storia. “Ortona dei Marsi ha origini antichissime, nacque dalle rovine della città preromanica di Milonia (essa è stata localizzata nelle contrade di Casej, Rivoli, Colle Cavallo nel territorio di Ortona dei Marsi) e si sviluppò nell’area della Valle del Giovenco da lì nacque la gens Poppedia, famiglia Italica il cui esponente più importante fu Quinto Poppedio Silone al quale siamo assolutamente legati e di cui siamo enormemente orgogliosi”.

Riscopre così il passato il sindaco di Ortona dei Marsi, Giuseppe Buccella, erede di quella stessa famiglia Buccella che per anni tenne e conservò in custodia la pietra tombale originale di Poppedia Secunda. “Ora è giusto che torni a casa e che faccia parte della nostra proposta culturale, storica e turistica: è la nostra identità e, in un certo senso, anche il nostro sangue”, dice.

Nel 1814, come narrano le cronache, fu ritrovato, dal Dottor Filippo Buccella, negli scavi fatti in un terreno di sua proprietà in località “Le Rosce”, il famoso cippo di particolare importanza per la persona cui si riferiva e cioè la seconda figlia di Quinto Poppedio Silone. Fu nel 1932, dai discendenti della famiglia Buccella, donato al Museo di Avezzano.

“Il monumento funerario, che era stato inizialmente custodito presso l’abitazione della famiglia, ha – avverte il sindaco – una enorme importanza anche per la varietà e per il numero degli oggetti che vi sono scolpiti, oggetti che non hanno un fine preciso ma ci aiutano a capire gli usi e le consuetudini di un tempo: dal pettine fitto a due file di rebbi ai vasetti per i balsami. C’è raffigurato anche uno specchio“. All’Aia dei Musei di Avezzano, si possono osservare, ad esempio, le epigrafi riferibili a noti personaggi di epoca imperiale come il dittatore romano Silla e proprio il capo della Lega italica, Silone.

“Il nostro Condottiero Poppedio, in giovinezza, – continua Buccella – era stato mandato in Grecia affinché, in Atene, potesse perfezionarsi nello studio e nella lingua greca, nella filosofia e nell’ars oratoria. Tornato in patria, poté iniziare quell’iter politico che lo portò alle più prestigiose cariche. Il nome Poppedio fa risalire la sua stirpe ad un’antichità remota, evidentemente nobile, legata all’ordine sacerdotale, mentre il prenome Quinto indica che il padre aveva avuto altri quattro figli”.

La proposta è quella di far tornare ad Ortona quell’unica preziosità storica, che lega i valori del presente ad un passato glorioso e illustre. “Emoziona ancora oggi, sapere che un personaggio di così grande importanza sia nato ed abbia vissuto nel nostro Comune ed è assolutamente equanime e corretto, nutrire una forte speranza che il famoso monumento funerario torni il prima possibile nei luoghi dove è giusto che stia, nella terra del proprio popolo. Come la Gioconda è giusto che stia in Italia, così il cippo funerario della famiglia di Quinto Poppedio Silone è legittimo che stia ad Ortona dei Marsi. Presto organizzeremo un evento in cui anche il Comune di Ortona dei Marsi ricorderà questo importante personaggio”, conclude.

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