“Dal gennaio di questo anno il Governo Draghi ha definitivamente consentito la riapertura dei contatti nazionali ed europei, con il cessare dell’emergenza dovuta alla pandemia da covid 19. All’Aquila, per la Perdonanza Celestiniana, si verifica una circostanza storica: è la prima volta, in 728 anni, che un Papa aprirà la Porta Santa. Evento unico e difficilmente ripetibile”.
È quanto si legge in una nota firmata dal consigliere comunale dell’Aquila Lorenzo Rotellini (Gruppo “L’Aquila Coraggiosa”).
“È ben evidente l’interesse di tutte le tredici Città gemellate con L’Aquila di tornare a partecipare, finalmente, alla Perdonanza Celestiniana, visti i legami che esistono tra quelle e la nostra comunità e in considerazione, come detto, che non ci sono più ostacoli ai viaggi e agli scambi – aggiunge – Partecipazione che, se organizzata, potrebbe – anzi dovrebbe – essere consentita alle delegazioni delle Città sorelle”.
“Va ricordato che la presenza del Papa è stata ufficializzata quando era ancora vigente la prima amministrazione Biondi (sia pure ormai in prossimità della fine del mandato), per cui o l’allora Consigliere delegato Ferdinando Colantoni o l’attuale competente Assessora Ersilia Lancia avrebbero potuto organizzare il tutto, o quantomeno avrebbero dovuto avviare una programmazione in tale direzione – conclude Rotellini – Ad oggi non si conoscono le intenzioni del Comune; a 11 giorni dall’evento si brancola nel buio. A questo vanno aggiunte la difficoltà, facilmente prevedibili, di prenotare alloggi per le eventuali delegazioni partecipanti. Essendo stato contattato da un Comune gemellato, che a sua volta si è confrontato con le altre Città interessate, faccio un appello affinché si risolva questo inconveniente ricordando che, mai come in questo caso, la lunga amicizia che lega L’Aquila, ad esempio, con Rottweil (Germania) e Zielona Gora (Polonia), gemellate da decenni, non può essere trascurata”.