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Perdonanza: “Sinistra rosica”, scontro Fioravanti-Cialente

Ex sindaco Cialente: "Anche Nerone faceva divertire il popolo, ma Roma era ricca"

Botta e risposta su Facebook tra il coordinatore cittadino dell’Aquila della Lega, Giorgio Fioravanti, e l’ex sindaco del capoluogo abruzzese Massimo Cialente sulla Perdonanza celestiniana, evento chiave dell’estate aquilana.

“La sinistra per questa Perdonanza rosica… e quanto rosica! Sono partiti con i cartelli, poi con i contagi, ora con i tamponi. Escono pazzi”, scrive Fioravanti.

“Le nostre Perdonanze erano meno sfavillanti, ma avevamo sì e no 200-220 mila euro ad edizione, voi tra Perdonanza e Cantieri dell’immaginario avete avuto a disposizione 1,3 milioni di euro”, replica l’ex sindaco.

“Non gli va giù – spiega ancora l’esponente della Lega – che in 10 anni di Perdonanze cialentiane ridicole loro sono riusciti a organizzare “eventi” equiparabili alle sagre più trash (forse anche peggio, anzi leviamo il forse) e il centrodestra è riuscito a ridare, invece, il lustro che merita il nostro Giubileo, facendolo anche riconoscere per la prima volta Patrimonio Immateriale Unesco. Preparatevi nei prossimi mesi all’inifinita ridicola e pretestuosa shit-storm sull’irresponsabilità e altra roba imbarazzante (per loro) simile. Il loro comunicato di oggi è quanto di più strampalato, imbarazzante e pretestuoso possa leggersi per l’occasione. Ma la città lo sa che stanno solo riaffogando come 5 anni fa, uuh se lo sa”.

“Solo la struttura di San Bernardino è costata 200 mila euro, con contratto triennale, vale a dire anche 2022 e 2023. I soldi vengono dal fondo restart, voce cultura. In questa voce c’è anche la scuola internazionale, quella che Bignotti ignorava esistesse. Biondi chiederà 1,3 milioni di euro per la scuola? Se consideriamo che grazie al maestro De Amicis gli artisti vengono con ingaggi ridotti, io qualche domandina me la pongo. Vero, le nostre perdonanze erano meno sfavillanti, ma avevamo si e no 200, 220 mila euro ad edizione. Certo, i bilanci sono stati tutti perfetti, e ne abbiamo approfittato per pagare i debiti, alcuni ancora in tribunale, della giunta Tempesta. Nessuno rosica, caro Fioravanti, ma qualcuno si pone domande. Anche Nerone faceva divertire il popolo, ma Roma era ricca“, tuona Cialente.

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